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GardeNet, i giardini di Napoli in rete

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Conosci, coltiva e condividi: GardeNet. A lavoro nel verde; un invito che diviene un corso, per costruire una rete tematica sul verde in città. Un progetto aperto allo scambio di informazioni, alla condivisione e segnalazione di proposte, competenze ed eventi è stato attivato nell’ambito del progetto GardeNet. Una rete di giardini condivisi, ed ideato dall’associazione Agritettura 2.0, che ha come capofila il Comune di Napoli e come partner i Dipartimenti di Agraria e di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, le associazioni Archintorno, Artèteca, AUSF Napoli, Friarielli Ribelli, Parco Sociale Ventaglieri e Punta Corsara, finanziato dal Programma ANCI MeetYoungCities: social innovation e partecipazione per i giovani dei comuni italiani. I primi risultati presentati il 2 febbraio presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte, sede ospitante dell’attività del corso, dal direttore Sylvain Bellenger e dell’Assessore ai Giovani Alessandra Clemente, da Nunzia Petrecca amministratore della ditta Euphorbia srl e da Simona Panaro e Federica Russillo dell’associazione Agritettura2.0.

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Il progetto – Grazie al supporto di istituzioni, enti e associazioni, il Progetto GardeNet lavora da oltre un anno per la costruzione di una rete tematica tra pubblico, privato e giovani per la creazione di nuove collaborazioni sociali ed il miglioramento delle aree verdi pubbliche della città di Napoli, attraverso attività di ricerca e sperimentazione. GardeNet mira a sperimentare un modello di giardino condiviso in tre quartieri della città di Napoli (Ponticelli, Scampia e Avvocata) a partire dalle esperienze esistenti e dai bisogni espressi dai cittadini. I giardini condivisi sono aree verdi, per lo più di proprietà pubblica, che vedono coinvolti i cittadini nella progettazione e/o gestione delle stesse con lo scopo comune di rendere migliore e più vivibile il proprio quartiere. Luoghi di vita all’aperto, spazi conviviali e formativi, che favoriscono l’incontro tra generazioni e culture diverse.

L’esperienza dei giovani partecipanti – Dieci giovani neodiplomati, partecipanti al corso, selezionati mediante un bando pubblico, da dicembre 2017 a gennaio 2018 hanno vissuto nel Real Bosco di Capodimonte un’esperienza di conoscenza, cura e promozione del verde urbano per testare sul campo il loro interesse verso professioni che negli ultimi anni stanno offrendo nuove opportunità occupazionali. L’esplorazione e la conoscenza del bosco condotta dai ragazzi, guidati dai tecnici delle ditta Euphorbia S.r.l., restituirà una mappatura degli alberi monumentali di alcune aree del parco; mentre l’ascolto dei fruitori, condotto attraverso la somministrazione di un questionario, elaborato all’interno del progetto GardeNet, restituirà al Museo e Real Bosco di Capodimonte percezioni e bisogni espressi dagli utenti.

 

I risultati riportati – ll 90% dei visitatori del Real Bosco di Capodimonte riscontrano un generale miglioramento nella manutenzione e nella cura del verde, il 33% dichiara di frequentarlo solo nel weekend, il 42% quando capita e l’11% tutti i giorni. Per oltre un mese dieci giovani, tra i 18 e i 24 anni, categoria non studio, non lavoro hanno intervistato un campione di 230 persone di varie fasce di età nei giorni 23 e 30 dicembre 2017, 7 e 13 gennaio 2018. La maggior parte vive vicino al bosco(52%), altri impiegano non più di 20 minuti a piedi per raggiungerlo, la quasi totalità dichiara un alto livello di soddisfazione per la gestione e cura del bosco (82%) e una buona percezione della sicurezza (68%). I ragazzi hanno prodotto una mappa pieghevole dell’area del bosco chiamata Giardino dei Principi, dove sorge il giardino anglo-cinese con le camelie, gli eucalipti, i canfori, i taxodi e le grevillee: un censimento di 15 diversi alberi monumentalidescritti per luogo di provenienza, nome scientifico e nome comune.

La soddisfazione espressa dai promotori dell’iniziativa –  Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte: <<Sono felice di presentare i risultati sul bosco qui nella sala Pejrone dedicata al paesaggio a dimostrazione che Museo e Bosco sono una sola realtà dopo la riforma Franceschini e che questo ci investe di una grande responsabilità sociale ed ecologica>>; Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli: <<Con questo bando abbiamo offerto una possibilità reale di formazione a dieci giovani neodiplomati, e il mio invito a voi rivolto è quello di non lasciarsi scoraggiare e a lottare per il loro futuro>>; Nunzia Petrecca, ammistratore Euphorbia srla: <<Siamo stati subito entusiasti di accogliere questo gruppo di giovani, e quindi abbiamo accettato la proposta di dare loro una possibilità di formazione in un luogo pubblico. Abbiamo fatto in modo che i ragazzi affiancassero le squadre di giardinieri, agronomi ed ingengeri, e lavorare insieme in questo unico e meraviglioso laboratorio a cielo aperto, come il bosco di Capodimonte>>.