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I Peggiori Giorni

I peggiori giorni

di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno

ITALIA 2023

117 minuti

i peggiori giorni film

Seconda puntata dell’omaggio alla commedia all’italiana, iniziato con I Migliori Giorni, anche questo con un ottimo cast di attori italiani, formato da Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Anna Ferzetti, Neri Marcorè, Ricky Memphis, Rocco Papaleo, Giovanni Storti, Sara Baccarini, Marco Bonini, Liliana Fiorelli, Massimo Wertmüller. Evidentemente gli attori non bastano sempre e i quattro episodi, stavolta su Natale, Ferragosto, Primo Maggio e Halloween, non sempre tengono botta, tenendo presente che i film ad episodi hanno illustri precedenti, anche d’autore, con i Mostri (Dino Risi) e i Nuovi Mostri (Risi, Scola e Monicelli).

L’INCIPIT – Il primo e il secondo episodio (Natale e Primo Maggio), diretti da Edoardo Leo, convincono di più, forse perché hanno una loro dimensione più compiuta, dove la storia trova quel rapporto agro dolce fra tragedia e ironia. Equilibrio che invece sembra mancare agli episodi diretti da Massimiliano Bruno (Ferragosto e Halloween).

IL CUORE – Renato Carpentieri, protagonista della prima storia nelle vesti del padre che a Natale chiede un rene ai tre figli per vivere qualche anno in più, domina la scena con il suo sguardo arguto e i toni da gran commediante. Nel secondo episodio Fabrizio Bentivoglio, nei panni dell’industriale che sta per suicidarsi sull’orlo della bancarotta, quando viene preso in ostaggio dallo sfigatissimo Giuseppe Battiston, dà un’altra ottima prova di attore, concentrando tutte le dinamiche e i sentimenti che Virzì, sempre con lui protagonista, aveva affrontato nel bel Il Capitale Umano di qualche anno fa. Il terzo episodio, Ferragosto, anche questo indiretto omaggio al cinema di Virzì, Ferie d’Agosto, ormai un vero e proprio cult, mostra qualche limite non tanto nella recitazione di Claudia Pandolfi, Neri Marcorè, Ricky Memphis e Anna Ferzetti ma proprio nel plot. Il tema è quello delle molestie sessuali del branco e qui l’obiettivo viene mancato clamorosamente, lasciando la scena alle smargiasserie di Memphis, senza dare il giusto peso ai sentimenti della vittima, declinati in maniera un po’ improbabile.
L’ultimo episodio ha per protagonista Rocco Papaleo, vedovo inconsolabile e fallito nella vita, anche se può vantare precedenti bocconiani. Lo scontro con Giovanni Storti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, da a lui e alla figlia irrealizzata un sussulto che non trova comunque un compimento soddisfacente.

SUGGESTIONI – I film ad episodi sono sempre la prova che manca qualcosa per fare una storia corale, e qui forse si poteva fare uno sforzo in più, magari imparando da Virzì che con Siccità ha messo insieme storie diverse riuscendo a costruire uno scenario comune. Ecco, forse Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, che restano comunque degli ottimi professionisti, hanno bisogno di trovare uno scenario comune per uscire dal corto respiro degli episodi.