La memoria di Napoli in mostra: Personaggi illustri della città, all’Archivio Storico Diocesano di Napoli. Una mostra documentaria dedicata alla memoria del compianto professore Gennaro Luongo, direttore dell’Archivio, in seguito alla sua improvvisa dipartita, avvenuta il 21 settembre scorso. Allestita nella Sala Studio dell’Archivio al Largo Donnaregina, dal 22 al 28 settembre 2017, la mostra è stata organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania. Realizzata grazie ad un Comitato Scientifico composto da Domenico Antonio D’Alessandro del Conservatorio L. Perosi, Gerardo Imbriano, Vicedirettore ASDN, Giuseppe Porzio, dell’Università di Napoli L’Orientale, Maria Rosaria Strazzullo, della Soprintendenza Archivistica; e grazie al lavoro svolto da un Comitato Organizzativo composto da Carlo de Cesare, Antonella Orefice e don Francesco Rivieccio. Con la collaborazione dell’associazione San Bonaventura Onlus. L’iniziativa rientra nelle celebrazioni delle Giornate Europee del Patrimonio.
La mostra – Un’ampia serie di documenti, editi o inediti, prevalentemente tratti dal fondo dei Processetti prematrimoniali, ma anche da altri fondi riguardanti personaggi importanti e famosi nelle vicende storiche di Napoli. Artisti, pittori, architetti, intellettuali, politici: una galleria di illustri personalità, protagonisti dalla fine del Cinquecento agli inizi del Novecento, artisti, pittori, musicisti, filosofi, intellettuali, politici, nati o vissuti a Napoli come Carlo Gesualdo, Cosimo Fanzago, Aniello Falcone, Andrea e Nicola Vaccaro, Francesco Provenzale, Domenico Cimarosa, Luca Giordano, Gianbattista Vico, Pietro Colletta, Nicolò Paganini, Luigi Settembrini, Francesco de Sanctis, Raffaele Viviani e molti altri. Nel corso della ricerca l’emozione ha pervaso tutto il personale dell’archivio diocesano, nel leggere la firma autografa di questo o quel personaggio, artista, scrittore o musicista in un momento così importante della sua storia personale. Una raccolta capace di raccontare, pescando tra le pagine di quella particolare documentazione, che spazia attraverso tre secoli, la storia personale di famiglie e di uomini noti. Un’occasione per mettere in luce l’importanza dei documenti oggetto di studio da parte di ricercatori ed appassionati e che rappresentano solo una parte dell’enorme patrimonio documentario dell’Archivio diocesano.
L’Archivio Storico Diocesano di Napoli - La sua origine risale alla fine del ‘500, quando un decreto ordinava che <<Tutte le scritture e processi della Curia Arcivescovile si riponessero e si custodissero nelle stanze particolari a tal effetto destinate dall’eccellentissimo Arcivescovo Gesualdo>>. Dal 1962 ha sede nell’antico Seminario urbano adiacente alla Cattedrale. Le procedure amministrative dell’Arcidiocesi con lo straordinario sviluppo urbano di Napoli, dove si concentravano in gran parte gli affari amministrativi e giudiziari del Mezzogiorno d’Italia, le esigenze pastorali, l’intensificazione dei rapporti tra Roma e la periferia, il maggior accentramento del governo locale ecclesiastico nelle mani del vescovo, la gestione del patrimonio della Chiesa, determinarono una produzione documentaria di straordinaria consistenza. L’Archivio comprende complessivamente un prezioso Fondo pergamenaceo di oltre 1400 documenti dal secolo XIII al XVIII, e quello cartaceo, nel quale si segnalano le Visite pastorali a partire dal 1542, il Fondo degli Arcivescovi e dei Vicari generali, parte del patrimonio archivistico di parrocchie, collegiate, confraternite, preziosa fonte per la storia delle istituzioni nonché della vita religiosa e sociale di Napoli. Vasto è il Fondo delle Cause dei Santi, con oltre duecento processi dal ‘500 al ‘900; di grandissima importanza quello dei Processetti prematrimoniali dalla fine del secolo XVI ai giorni nostri, una vera miniera di informazioni per la storia sociale, la demografia, la cultura, la ricostruzione di personalità, famiglie e lignaggi.
Gennaro Luongo – Chiudiamo nel ricordo doveroso del fautore dell’evento napoletano. Docente ordinario di Agiografia e Letteratura Cristiana Antica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Napoli, nell’ambito del cristianesimo antico ha rivolto inizialmente il suo interesse filologico e storico a singole opere, come le Confessioni di Agostino o ad ampi temi e problemi della spiritualità antica, con contributi sulla metafora della milizia e della diserzione dal mondo antico fino agli Apophthegmata Patrum e alle Vite dei santi. Si è interessato particolarmente dell’opera di Paolino di Nola, indagando prima nel volume Lo specchio dell’agiografo il profilo storico-agiografico del santo patrono Felice secondo i moderni indirizzi dell’agiografia, approfondendo poi in successivi saggi la problematica del culto dei santi alla luce della produzione paoliniana. È stato uno degli iniziatori della disciplina agiografica nell’università italiana; tra i fondatori dell’Associazione Italiana per lo Studio della Santità, Culti e Agiografia (AISSCA) e membro della Direzione della rivista Sanctorum. Personaggi illustri della città è tutta dedicata a lui.