Print This Post

IL CANCRO E POI

Carlotta ha 23 anni e da un anno ha il cancro. Lo scorso agosto ha inaugurato il blog Il cancro e poi, sito visitatissimo, dove numerose donne condividono la propria esperienza di malattia e di vita.

Il cancro e poi è una sorgente di coraggio, speranza, fiducia. Leggendo delle battaglie, delle sconfitte, delle vittorie e dei desideri di Carlotta e di tutte le altre, si avverte un senso di enorme condivisione e partecipazione. Nessun pietismo affettato, nessuna auto-commiserazione. L’intervista a Carlotta che Città del Monte vi propone non vuole essere il racconto di una storia di dolore. Non nasce da una curiosità per la malattia. Ci interessa l’esperienza telematica della nostra protagonista e quanto questa sia stata utile a lei e alle altre. Perché la bestia Internet, tante volte criminalizzata, può concedere con poco la nascita di progetti utili e accessibili a tutti.

 D: CARLOTTA, COSA TI HA SPINTO A CREARE IL BLOG?

R: Ho creato Il Cancro E Poi (prima la pagina Facebook e poi il sito omonimo) in un primo momento solo per un mio esclusivo e personale bisogno di parlare della mia malattia. Poi ho capito che mi ero fatta un regalo ben più grande. Il desiderio è stato fin dal principio quello di creare un luogo virtuale di incontro e scambio su quella difficilissima ma estremamente formativa esperienza di vita che è il cancro. La scrittura è sempre stata la mia valvola di sfogo in ogni piccola-grande circostanza della mia vita e con il cancro non poteva che essere altrimenti. Solo non pensavo che in pochi mesi si sarebbe creata una tale rete di persone che scrivono, condividono e si immedesimano in quello che racconto nel mio spazio virtuale.

 D: OGNI GIORNO RICEVI NUMEROSE TESTIMONIANZE E MESSAGGI. TI ASPETTAVI TANTO ENTUSIASMO?

R: La forza di un luogo virtuale è quella di poter condividere i pesi con persone che – per quanto sconosciute – vivono le stesse emozioni, anche da lontano. All’inizio pensavo che il tutto si limitasse ad un parlarne “auto-terapico”, ma in realtà non avevo considerato la portata collettiva e il grande arricchimento che poteva scaturire da tutto questo. Il mio sito in poco più di due mesi ha superato le 10 mila visite e ogni giorno sono inondata da messaggi privati e mail (oltre ai commenti pubblici sulla pagina Facebook) che mi raccontano storie di vittorie e sconfitte contro la bestia, tanto che a volte neanche riesco a leggerle tutte… No, non mi aspettavo tanto entusiasmo, ma sono grata a queste persone che vogliono condividere con me la loro storia. I medici e i farmaci possono guarire il mio corpo, ma il progetto Il Cancro E Poi è la mia auto-terapia emozionale!

 

D: QUANTO CONTA PARLARE, SEPPUR VIRTUALMENTE, DELLA PROPRIA ESPERIENZA E CONDIVIDERLA?

R: Conta in modo inspiegabile. Condividere è dividere i pesi. Credo che il cancro sia un’esperienza che annulla ogni barriera, ogni differenza di percorso o età, credo che ci renda tutti simili, tutti ancora più desiderosi di vivere ogni istante, aggrappati alla vita con le unghie e con i denti. Razionalizzare e trasformare in parole tutto questo tumulto fisico ed emozionale che abita noi malati non è affatto facile. La gioia è sapere che qualche volta ci si riesce in maniera efficace!

 

D: HO LETTO CHE STAI SCRIVENDO UN LIBRO.

R: Si. Nel corso dei mesi Il Cancro E Poi ha acquisito per me una portata emozionale e un coinvolgimento di gran lunga superiore a un sito o un semplice diario dei sentimenti che si provano quando si è malati di cancro. Il Cancro E Poi per me è diventato un progetto a 360 gradi, dal neonato canale youtube (dove ho caricato due video, uno in italiano e uno in inglese), al libro che sto scrivendo, fino all’Associazione che spero a breve di poter creare. Il tutto a nome de Il Cancro E Poi e con l’obiettivo di trasmettere a tutti, sani e malati, il messaggio in base al quale il cancro non può uccidere i nostri sogni, le nostre speranze, i nostri progetti, anzi forse li sublima, li rende ancora più preziosi e consapevoli, perché collocati alla fine di un tragitto lungo e tortuoso. Ogni cosa attesa è proprio per questo ancora più speciale e così anche la vita, la quotidianità, ogni più piccolo gesto acquista una sfumatura nuova, una prospettiva che non potevamo raggiungere se non attraverso questa sofferenza. Il libro Il Cancro E Poi, che spero un giorno di poter pubblicare fornendo con parte del suo ricavato un piccolo ma sentitissimo contributo alla ricerca, è elemento integrante di un progetto che spero potrà svilupparsi nel tempo, con iniziative destinate alla salvaguardia del benessere emotivo (e non solo!) dei malati oncologici. Forse sogno in grande, ma farò di tutto perché questi sogni diventino realtà!

 

D: IN UNO DEI POST DEL TUO BLOG SCRIVI: << IN FONDO ANCHE IL CANCRO E’ UN OSSIMORO. E’ FARE DELLE PROPRIE RADICI ORMAI RECISE PER SEMPRE I PUNTI DI INNESTO DELLE PROPRIE ALI >>. IN ALTRI TERMINI?

R: Nel momento in cui ti sembra di toccare il fondo, lì trovi qualcosa di luminoso e prezioso che prima non avevi forse mai considerato come tale. Il cancro recide le radici perché sradica ogni certezza, sradica la libertà di poter disporre della propria vita, del proprio corpo e del proprio tempo, che è una libertà che noi esseri umani -soprattutto alla mia età – diamo spesso per scontata. Poi però da tutti quei centimetri di cicatrici, da quella pelle che non si rimarginerà mai più finché vivrai, capisci che possono nascere le tue ali, capisci che può cominciare la tua rinascita, una nuova fase, fatta di nuove priorità, di nuovi sogni, di una nuova consapevolezza. E allora ogni volta che sei stanca di combattere pensi al tuo “e poi”, al tuo sogno più grande, che ti guarda da un tempo futuro e non vede l’ora di raggiungerti, quell’”e poi” che viene per te prima di tutto e che è la principale ragione per cui sai che non smetterai mai di combattere. Ogni malato di cancro ha il suo “e poi”. L’importante è tenerselo stretto nel cuore e, con tanta disciplina dentro e tanto amore intorno, aspettare che diventi finalmente realtà.

 
 

 

 

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>