L’impegno civico della Curia nei confronti della comunità continua con il terzo appuntamento in programma dei Dialoghi con la città 2013, nati nell’ambito del Giubileo per Napoli lo scorso anno. Dopo i dirigenti scolastici ed i rappresentanti dei principali ordini professionali di Napoli, ieri sera il Cardinale Crescenzio Sepe, presso l’Istituto comprensivo Casanova, ha incontrato gli operatori pastorali familiari, educatori e gruppi familiari interparrocchiali.
Il Natale deve essere un’occasione per vivere come famiglia nella comunità in cui si esiste, questo è l’augurio della Curia alla città di Napoli.
Essere con, essere per, prendersi carico dell’altro e della propria città, con tutte le sue contraddizioni, è stato questo il tema dell’incontro dal titolo Famiglia: laboratorio di condivisione delle responsabilità, un antidoto al relativismo culturale additato da Benedetto XVI sin dall’inizio del suo pontificato.
«Responsabilità è assumere un impegno che non è dettato solo dalla norma ma soprattutto dalla famiglia, la quale soltanto consente l’apertura al futuro di ogni individuo» ha dichiarato il senatore Lucio Romano, vice presidente del gruppo Scelta Civica e membro della Commissione Straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti Umani, presente ieri all’incontro. Romano, con la Commissione Straordinaria, a settembre ha incontrato in Kazakistan Alma Shalabayeva e sua figlia Alua, estradate lo scorso maggio dall’Italia poiché rispettivamente moglie e figlia dell’imprenditore Mukhtar Ablyazov, oppositore politico di Nazarbayev.
La responsabilità è costitutiva dell’essere umano, è accogliere l’altro nella dimensione famigliare, è ospitalità ed amore per lo straniero da cui nasce un’alleanza, importante per una crescita comune.
«Ognuno di noi esiste in virtù di altri e non solo perché da altri è stato generato ma perché nessuno di noi sarebbe al mondo se qualcuno non se ne fosse assunto la responsabilità. Assumere consapevolmente la propria finitezza significa sentirsi grati» ha affermato Romano, leggendo un sentito contributo teoretico. La responsabilità della famiglia nasce dalla relazionalità che deve fondare la politica la quale a sua volta deve tutelare l’etica della socialità.
Cospicua la presenza dei giovani, studenti dell’Istituto che ha ospitato l’evento e allievi del conservatorio di Napoli che hanno intrattenuto la platea ed il Cardinale interpretando Alla turca di Mozart.
«Gesù ha scelto di diventare uomo e vivere nella famiglia ed ha fondato la Chiesa per continuare la sua missione di essere per. Tutto, anche la Chiesa, gira intorno alla famiglia» ha commentato Sepe sottolineando che la scuola troppo spesso deve sostituire la famiglia poiché non si crede più all’amore che è il fondamento del convivere, gli adulti non hanno avuto la capacità di trasmettere ai giovani i propri sogni e più a rischio sono le famiglie meno abbienti. «Questo convegno deve essere un’occasione per lavorare insieme, Chiesa, famiglia e scuola, per costruire la casa del futuro non sulla sabbia ma sulla roccia e sentirsi una sola famiglia: l’umanità» ha concluso Sepe.