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Il Colibrì, una lettura per imparare l’arte della resilienza

Sandro Veronesi

Il Colibrì

La nave di Teseo

2019

368 pp.

20 euro

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Sandro Veronesi, il famoso autore di Caos Calmo, l’ottobre scorso ha pubblicato il suo nuovo avvincente romanzo Il Colibrì.

Il titolo del libro rimanda al soprannome del protagonista, Marco, il quale si presenta come l’eroe dei nostri tempi: un uomo mediocre che ha sopportato molte sofferenze e dure prove ma, nonostante tutto, affronta la vita ancora con coraggio e resilienza.

IL TITOLO – I colibrì sono uccelli che hanno la caratteristica di poter restare immobili a mezz’aria grazie al rapido battito delle loro ali, proprio come Marco, che ha la capacità di restare fermo nel tempo e di saper anche risalirlo, ritrovando quello perduto, come il colibrì che sa volare anche all’indietro.

LA STRUTTURA – Originale è l’impianto del libro: nessun capitolo è uguale all’altro, ognuno presenta elenchi, mail, racconti, messaggi, il lettore, quindi, non sa cosa gli aspetta girando la pagina.

La trama potrebbe sembrare frammentata, c’è sempre un avvenimento, una telefonata, una lettera che sembra bloccare il flusso del racconto, ma in realtà tutto ciò che accade è utile al lettore per comprendere appieno la psicologia del protagonista.

TRAMA - Marco Carrera è un oculista, vissuto nella borghesia fiorentina, con il padre ingegnere e la madre architetto, la quale è sempre in cerca di nuovi amanti. Ha due fratelli Giacomo e Irene.

Il libro inizia con la scoperta da parte del protagonista che il suo matrimonio sta per finire e a rivelarglielo sarà proprio lo psicoanalista di sua moglie. Questo evento costringerà Marco a guardare con occhi diversi non solo il suo rapporto coniugale, ma l’intera sua esistenza,

Il romanzo racconta le tragedie che il protagonista affronta nel corso della vita: la morte precoce della sorella, il difficile rapporto matrimoniale con Marina, l’amore mai consumato con Luisa, la morte della figlia Adele.

TEMATICHE- Marco cerca di resistere, rifiutando qualsiasi tipo di cambiamento, cercando di rimanere immobile.

Attorno a lui tutto muta, tutto si trasforma di continuo, ma Marco resta fedele alla sua città, alla sua casa, alle sue abitudini. Nel suo limite è racchiusa proprio la sua grandezza: la resilienza, la capacità di affrontare ogni circostanza senza esserne sopraffatto.

Il romanzo tratta di varie tematiche e tra queste c’è la storia d’amore mai nata tra il protagonista e Luisa. Il loro rapporto è caratterizzato da incontri mancati, occasioni perdute, e da una corrispondenza epistolare che li mantiene legati per cinquant’anni.

La morte regna sovrana e compare continuamente durante il racconto: il suicidio di Luisa, quando ancora era una ragazzina, la morte di cancro dei genitori, la fine del matrimonio con Marina.

Ogni pagina del testo è piena di nostalgia e di rimpianto. Non si può cambiare il passato, ciò che si è perso non potrà tornare indietro.

Marco è la personificazione della forza e del coraggio e, dunque, rappresenta un importante esempio per tutti noi.

Nonostante i lutti, gli amori mancati, le delusioni, le famiglie distrutte il protagonista ci insegna che bisogna sempre avere fede, poiché la vita ci offre anche momenti piacevoli, appaganti.

Si potrebbe affermare che la figura del protagonista si pone come l’opposto del personaggio di Zeno ne La coscienza di Zeno di Italo Svevo.

Al contrario di Marco, Zeno rappresenta il prototipo dell’inetto: una persona incapace di agire, di vivere e di relazionarsi con gli altri, dando la colpa alle circostanze esterne come causa del suo insuccesso.

Il nostro protagonista, invece, non trova un capro espiatorio per la serie degli sfortunati eventi che attanagliano la sua vita, né per le pessime decisioni prese.

MESSAGGIO- Quella di Marco è una vita sospesa in volo, una vita che pur sembrando immobile, sprigiona speranza e positività nei confronti del futuro.

Sandro Veronesi, con grande umanità, ci spinge a vivere la vita appieno, rimanendo con i piedi ben saldi per terra durante la tempesta.