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Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

Le “prime pagine” della storia evolutiva dell’homo sapiens sono scritte da Roy Lewis con uno stile tale da renderle accessibili anche ai più piccoli. D’altra parte, i lettori più saggi sapranno cogliere in esse acuti spunti di riflessione: costoro verranno infatti introdotti in quella dimensione pragmatica dell’esistenza che ha ispirato opere di ben altro profilo (il Walden di H. D. Thoreau, solo per menzionarne uno).

Scaldarsi e trovare riparo, procurarsi del cibo evitando di diventarlo, queste le uniche occupazioni che ci assorbivano alcuni millenni orsono. L’ideazione di soluzioni via via più efficienti in risposta a tali esigenze, propriamente esistenziali, libererà risorse che consentiranno all’uomo di assecondare la sua peculiare inclinazione al pensiero astratto, la cui importanza vitale -  al pari degli impulsi primari – è colta dai protagonisti già nelle sue prime manifestazioni.

Un testo ricco di comici anacronismi, con una conclusione profetica, da leggere tutto d’un fiato e da conservare sullo scaffale dei libri di fantascienza.

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