Il vento soffia dove vuole. Confessioni di un monaco
di Alessandro Barban e Gianni Di Santo
Edizioni Rubbettino
2014
pp.134
prezzo di copertina 10 euro
Papa Francesco, la Chiesa, i valori non negoziabili, il dialogo con i non credenti, il fascino della preghiera e del silenzio. Di certo il nuovo pontificato di papa Francesco ha riacceso nell’animo dei fedeli la passione per una Chiesa profetica e povera, ma ha anche restituito al mondo agnostico e non credente le ragioni per un dialogo sulle ragioni di una spiritualità e di una fede non aliene dai problemi del governo delle società. Ripartire dall’uomo per conoscere Dio: sembra questo il viaggio che consiglia di fare in questo libro il giovane priore di Camaldoli, Alessandro Barban, sulla base degli stimoli e delle domande del giornalista Gianni Di Santo.
Dal riparo di una cella di un eremo appoggiato sul versante orientale dell’Appennino tosco-emiliano, Barban ritrova in questo “a tu per tu” con l’uomo moderno le radici dell’Evangelio, della buona notizia che affascina e incuriosisce, che appassiona e rende aperti a nuove scommesse sul tempo “nuovo” che stiamo vivendo, che spinge a lasciare l’inverno della fede per ritrovare la primavera dello Spirito.
Questo breve libro è una guida sulle rotte del silenzio, della preghiera e della passione per il bene comune, sulle quali gli autori avanzano senza tralasciare le domande primordiali sulla vita, la morte e l’altrove.