<<Sono un esibizionista. Mi comporto sempre come un attore>>. Dalla costruzione di un mito, all’immortalità: per la prima volta in Italia una mostra che svela l’immaginario di Salvador Dalí, portando i visitatori nella Vita segreta del genio poliedrico. “Io Dalí” al PAN|Palazzo delle Arti Napoli dal 1 marzo al 10 giugno 2018. La mostra, fortemente voluta dal Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo, con la Fundació Gala-Salvador Dalí e co-organizzata da Alessandro Nicosia, presidente C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, è curata da Laura Bartolomé e Lucia Moni per la Fundació Gala-Salvador Dalí e da Francesca Villanti, direttore scientifico di C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la consulenza scientifica di Montse Aguer direttrice dei Musei Dalí e di Rosa Maria Maurell.
La mostra – Mette in rassegna, attraverso dipinti, disegni, video, fotografie e riviste, il modo in cui il pittore è stato capace di creare il proprio personaggio rendendo opera d’arte ogni suo gesto; indagando e rivelando l’altra vita dell’artista catalano, quella meno conosciuta, fondamentale per comprendere la sua incredibile personalità. Nell’esposizione anche i filmati, le performance e le frequenti apparizioni, tutt’altro che improvvisate, nei mezzi di comunicazione: dalle copertine della riviste – tra cui il Time del 1936 – alla sua partecipazione in veste di ospite a un concorso televisivo americano di grande popolarità come What’s My Line? trasmesso nel 1957 dall’emittente CBS. Ed ancora le fotografie: straordinarie quelle di Philippe Halsman che hanno come soggetto i suoi celeberrimi baffi. Se qui Dalí è in posa, in altri scatti assistiamo a momenti della sua vita quotidiana; una quotidianità, la sua, resa tutte le volte straordinaria. Ogni fotografia, ogni evento, erano vissuti come una performance. Si deve a lui l’invenzione dell’artista come divo, che si impegna affinché il suo aspetto e il suo comportamento vengano considerati surrealisti, come la sua arte. Si tratta di un grande viaggio nella mente di uno dei più geniali interpreti del XX secolo di cui la mostra farà comprendere l’attualità, il talento, l’unicità. Alla fine si capirà realmente il significato della parola genio.
L’artista – Baffi lunghi e sottili, ispirati a quelli del maestro del Seicento spagnolo Diego Velázquez, abiti di velluto dai colori sgargianti con ricami in oro: Salvador Dalí di certo non ha mai brillato per discrezione, capace già con il suo aspetto di raccontare il suo immaginario onirico, ovattato, surreale. Salvator Dali nacque nel 1904 a Figures, una piccola città in Catalogna, Spagna, poco distante dal confine con la Francia. Ha percorso il Novecento quasi per intero seminando tracce indelebili che sono diventate icone del secolo in bianco e nero. Ha vissuto una vita intensa danzando in continuo equilibrio tra realtà e finzione, trasformando la sua esistenza in uno dei suoi mondi onirici, dove gli orologi si sciolgono al sole, i gatti volano e gli animali hanno zampe lunghissime e sottili, come i suoi baffi.
La sede della mostra -Il Pan | Palazzo delle Arti Napoliha sede dal marzo 2005 nel settecentesco Palazzo Roccellain via dei Mille n. 60. Nei suoi oltre 6000 mq, offre spazi espositivi, di consultazione, servizi e strumenti per l’incontro e lo studio delle opere e dei protagonisti dei linguaggi e delle forme dell’arte contemporanea. Un Centro di Cultura dinamico, con momenti importanti di crescita per la comunità e per le istituzioni che rendono viva e animata la prestigiosa struttura. Attraverso i progetti a cui l’Assessorato alla cultura dà impulso e le innumerevoli attività che al Pan si svolgono, infatti, si promuove la partecipazione di un gran numero di associazioni ed artisti, e si dà sostegno a quanti, con il loro talento, espresso nelle diverse forme della creatività intellettuale e dell’arte, continuano a favorire nella nostra città processi di promozione culturale e sociale.
Così nelle dichiarazioni in conferenza stampa – Alessandro Nicosia, presidente C.O.R.: <<Questa mostra è stata costruita appositamente per Napoli: non è una delle tante che girano nel nostro Paese e si caratterizza per la sua doppia chiave di lettura, rivolta sia agli addetti ai lavori che al pubblico di neofiti. Dalì è un preculsore, che si rende conto di quanto sia importante la comunicazione. Il suo obiettivo è quello di fare una comunicazione di massa, per cui, in tutte le sue molteplici attività c’è sempre un gran rispetto per il lavoro, perché egli stesso è un grande lavoratore e attentissimo portatore di questa sua personalità che nasce dal culto del suo personaggio immortalato da tutti i fotografi del mondo. L’exhibit al PAN si pone dunque come un grande viaggio nella mente di uno dei più geniali interpreti del ventesimo secolo, con lo scopo di farne comprendere l’attualità, il talento, l’unicità>> Luigi de Magistris, sindaco di Napoli: <<Ecco un’ulteriore, straordinaria mostra di livello internazionale che dimostra il grande riscatto culturale di Napoli. Siamo profondamente orgogliosi che sia un’esposizione in esclusiva e che proponga un artista molto vicino al pensiero napoletano, fatto di radici culturali, di creatività, di innovazione e anticonformismo>>.
<<Adoro la pubblicità e se per mia fortuna i giornalisti mi conosceranno e si occuperanno di me, offrirò loro il mio pane, come san Francesco agli uccelli>> (Salvatore Dalì).