Je sto vicino a te, terza edizione. Il 18 marzo al teatro Palapartenope di Napoli, un concerto-evento in memoria di Pino Daniele, voluto dal fratello Nello, insieme al Comune di Napoli. Storico, perchè vede riuniti i grandi nomi della musica italiana ed internazionale. Presentazione alla Sala Giunta del Comune di Napoli, alla presenza del Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, Nino Daniele, assessore alla Cultura, Nello Daniele, fratello dell’artista, Nino Buonocore, Peppe Barra.
L’evento – L’affetto di Napoli per Pino Daniele è più vivo che mai, non accennando in alcun modo a diminuire. Infatti la città ha risposto anche quest’anno velocemente all’invito, ed i biglietti gratuiti distribuiti on line dal Comune sono terminati dopo 15 minuti dall’apertura del link dal quale è stato possibile scaricarli. Diretta radiofonica su Radio Marte, diretta streaming sul sito de Il Mattino.
Gli artisti e le canzoni – Nino D’Angelo duetta con Nello Daniele in Donna Cuncè, come fece in piazza del Plebiscito nel 2008 con Pino Daniele. Marina Mulopolos eseguirà Mo basta; Peppe Barra, Cammina cammina; Nello Daniele con Dodi Battaglia, Quanno chiove; Nino Buonocore con il suo chitarrista Nico Di Battista, Je sto vicino a te e Putesse essere allero; Nello Daniele con Sal da Vinci, Voglio di più; Nello Daniele con Marco Zurzolo, Chi tene o mare, 99 Posse, Evviva o ‘re in medley con Cuore cuore.
Edizioni precedenti - 2015: Nello Daniele, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Francesco Baccini, Pietra Montecorvino, Enzo Avitabile, Maurizio De Giovanni, Peppe Lanzetta. 2016: Nello Daniele, Joe Amoruso, Joe Barbieri, M’Barka Ben Taleb, Giovanni Caccamo con Deborah Iurato, Mel Collins, Maurizio de Giovanni, Tony Esposito, dj Roberto Funaro, Foja, Jovine, Mandolino Liberato, Claudia Megrè, Ciccio Merolla, Neri per Caso, Monica Sarnelli, Speaker Cenzou con il Nucleo, Valentina Stella e Rino Zurzolo, Marcello Colasurdo.
Pino - Nato il 19 marzo 1955 nel quartiere Porto di Napoli, era il primogenito di sei figli di un modesto lavoratore portuale. Secondo quanto dichiarato da un amico d’infanzia, le condizioni economiche della famiglia erano così indigenti che da bambino non riuscì neppure a comperarsi l’annuale foto scolastica.Dopo i primi anni trascorsi nel basso dov’era nato, il piccolo Daniele andò ad abitare in Piazza Santa Maria La Nova a casa di due zie acquisite, Lia e Bianca, che gli poterono offrire una sistemazione decorosa. Profondamente appassionato alla musica fin da piccolo, si esibì per la prima volta a dodici anni in una festa di bambini. incappando in una stecca vocale. Tale episodio rivelò al giovane Daniele il significato autentico di cosa significasse stare su un palcoscenico.
Pino e Napoli – Ha da sempre provato nei confronti della sua città un amore tormentato. Lontanissimo dagli stereotipi pizza e mandolino, a soli 18 anni scrisse la sua canzone più amata dai partenopei, Napule è. << Io non sono figlio di Napoli… io mi sento un figlio del Sud, un garibaldino. Da quando ho l’età della ragione ad oggi non è cambiato niente, anzi la situazione è peggiorata. Ma non voglio pensare che non ci sia più la speranza. Una speranza che purtroppo si riaccende soltanto quando salta fuori qualcuno: una volta è spuntato Maradona, una volta Troisi, una volta Pino Daniele… Purtroppo è un popolo che ha bisogno sempre di un re. O di un Masaniello>>.
Le dichiarazioni del Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris - <<Pino è nel ricordo di tutti e vive in tutte le persone; noi come istituzione non lo abbiamo dimenticato. Questo è il terzo evento con tanti artisti e in questi anni sono state tante le iniziative in ricordo di Pino. Il grande sogno sarebbe quello di poter convincere finalmente tutti i familiari di Pino per realizzare un grande concerto allo stadio San Paolo che sarebbe il coronamento di un sogno oltre che di sindaco, di fan>>.
Il ricordo di Nello – << La sua assenza si sente, eccome, ma oggi in ricordo di Pino c’è una città, anzi una nazione unita. I suoi fan non hanno mai smesso di ricordarlo tutti i giorni, dimostrano tanto affetto verso l’artista e verso la persona, anche se lui ha vissuto 35 anni lontano da Napoli. I fan napoletani gli sono fedeli perché “hanno avvertito il forte legame che lui aveva con la città: anche di notte, quando poteva dagli impegni di lavoro, Pino scappava a Napoli per mangiare un pizza o anche solo bersi un caffè. L’amore e la devozione dei napoletani ha stupito tutti quanti noi della famiglia. Ancora oggi c’è chi non ha digerito la sua scomparsa: spesso la gente, per strada, ancora mi abbraccia e piange. Sono persone di tutte le età: ragazzi e adulti legati a Pino, come se fosse scomparso un capopopolo. Questa cosa ci fa molto onore, soprattutto a me, che cercherò di onorarlo in tutti i modi. Lui ci ha insegnato ad andare avanti e a sorridere, ecco perché per me resterà sempre vivo. Je sto vicino a te è il concerto del popolo di Pino. E’ ormai diventato un appuntamento fisso e ogni volta c’è la ressa per avere il biglietto che è e resterà sempre gratuito>>.