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La nuova card per visitare Ercolano

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ErcolanoVesuvio Card: nasce la card che raccoglie archeologia, natura ed arte vesuviana; un circuito innovativo per una offerta culturale multidisciplinare, un nuovo prodotto realizzato dalla SCABEC per la Regione Campania sulla piattaforma di Campania>Artecard. Un pass che facilita e accompagna i visitatori, italiani e stranieri, alla scoperta di un’area con un’estensione di circa 30 km quadrati e con un’incredibile concentrazione di attrattori culturali, messi per la prima volta in rete fra loro. Ha il costo di  22 euro e dura 3 giorni e permette l’accesso ai quattro siti in convenzione: 1 ingresso al Parco del Vesuvio, 1 ingresso al parco archeologico di Ercolano, 1 ingresso al MAV e 1 ingresso a Villa Campolieto.

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La nuova card - Dal Vesuvio alle ville settecentesche del Miglio d’Oro, dall’archeologia degli scavi di Ercolano al primo innovativo museo tecnologico di archeologia virtuale: la città di Ercolano è la porta d’ingresso per conoscere l’intera area vesuviana.
La card offre anche sconti e agevolazioni sul trasporto che collega la stazione di Ercolano con l’accesso al Gran Cono del Vesuvio e a ciascuno dei siti inclusi nell’itinerario.  Sono già inseriti nel circuito i primi quattro grandi attrattori: il parco archeologico di Ercolano, villa Campolieto e la Fondazione Ente Ville Vesuviane, il MAV Museo Archeologico Virtuale e la Fondazione Cives, l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Non è solo uno strumento di valorizzazione dei singoli siti, ma anche un modo per iniziare a ragionare nei termini di distretto culturale, mettendo in rete tutti i soggetti coinvolti e facendo in modo che si promuovano e dialoghino fra loro. Una fase sperimentale che dopo Ercolano potrà essere replicata anche in altri territori con un’analoga concertazione di attrattori.

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I Siti visitabiliEnte Parco Nazionale del Vesuvio: sin dalla sua istituzione, si è fatto promotore di molteplici attività di diffusione culturale che tendono a far crescere soprattutto nelle giovani generazioni un senso di appartenenza al proprio territorio e di comprensione della propria storia. Nasce ufficialmente il 5 giugno 1995 e viene istituito al fine di conservare le specie animali e vegetali, le associazioni vegetali e forestali, le singolarità geologiche, le formazioni paleontologiche, le comunità biologiche, i biotopi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali, gli equilibri idraulici e idrogeologici, gli equilibri ecologici del territorio vesuviano; Parco Archeologico di Ercolano:; la sua missione coniuga insieme la ricerca, la conservazione e la trasmissione al pubblico presente e alle future generazioni dei valori culturali di Ercolano. Il suo patrimonio culturale comprende sia i ricchissimi beni materiali, sia i beni immateriali rappresentati dalle conoscenze storico archeologiche sull’antica città romana e dall’identità che Ercolano ha assunto dopo la sua scoperta, a partire dal 1738, nel contesto sociale e culturale dell’età moderna e contemporanea; Fondazione Ente Ville Vesuviane: sono 122 gli immobili monumentali settecenteschi compresi nel territorio del Comune di Napoli, San Giorgio a Cremano, Ercolano, Portici, Torre del Greco. I notevoli miglioramenti attuati negli ultimi cinquanta anni grazie agli interventi mirati dell’Ente per le Ville Vesuviane, ora Fondazione, hanno restituito una nuova dignità all’immenso patrimonio costituito dalle ville barocche del XVIII secolo. Alcuni edifici monumentali, dopo un attento e rigoroso restauro, sono attualmente sotto la diretta tutela e gestione della Fondazione e costituiscono le sedi nelle quali viene svolta l’attività istituzionale e innumerevoli eventi e iniziative culturali: la Villa Campolieto, il Parco sul Mare della Villa Favorita e la Villa Ruggiero a Ercolano e la Villa delle Ginestre a Torre del Greco; MAV 4.0: ha realizzato quest’anno un radicale upgrade degli apparati tecnologici e si presenta rinnovato anche nell’organizzazione dei suoi spazi interni e nelle aree museali. Il progetto di rinnovamento ha riguardato non solo l’innovazione tecnologica, ma anche l’accessibilità e la fruibilità del museo, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. L’upgrade 4.0 ha mutato la concezione dello spazio museale, esaltando al massimo le componenti emozionali necessarie per rendere unica l’esperienza della visita al Mav. È un nuovo museo in tutti i sensi: si guarda, si tocca, si ascolta, si sentono i profumi delle fragranze del Vesuvio, si assaggiano i dolci delle antiche tavole romane; Consorzio Tutela Vini Vesuvio: nasce nell’estate del 2007 per volontà di un folto gruppo di viticoltori e imprenditori animati dal desiderio di dare maggiore visibilità alle proprie produzioni ed avere un ruolo attivo nella codifica di politiche e normative che riguardassero la DOP Vesuvio e la IGP Pompeiana. Il Consorzio tutela vini Vesuvio ha assunto un ruolo determinante nello sviluppo di azioni collettive, perseguendo l’obiettivo di espandere la conoscenza e la domanda mediante la tutela e la valorizzazione dei Vini D.O.P. Vesuvio e I.G.P. Pompeiano. Uno dei principali obiettivi perseguiti è quello di mettere in luce il valore reale dei vitigni del Vesuvio la cui identità è riconducibile a peculiari caratteristiche di tipicità e unicità, a una loro storia e una loro cultura, riaffermando così le funzioni di protezione e promozione, nonché di garanzia nei confronti del consumatore.