Tutti per uno ed uno per tutti: autorità istituzionali ed enti privati, unite nella forza e nel colore per la nuova rinascita del Palazzo Fondi a via Medina a Napoli; palazzo storico sollevato dopo uno stato di abbandono durato sette anni per il primo esperimento nella città di Napoli di Rigenerazione urbana temporanea, voluto dal Comune di Napoli, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (ABAP), l’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, partner dell’Agenzia del Demanio insieme a Ninetynine. Conferenza stampa di presentazione nella mattina del 13 marzo 2018, moderata da Alessandro Cecchi Paone, alla presenza delSindaco di Napoli, Luigi de Magistris, del Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, del Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio del Comune di Napoli Luciano Garella, dei Consiglieri dell’AGCOM Francesco Posteraro e Mario Morcellini, e dell’AD di Ninetynine Urban Value Simone Mazzarelli.
Obiettivi del progetto – È quello attivare un giro d’affari per la città di oltre 5 milioni di euro in poco più di un anno attraverso una pluralità di realtà coinvolte. Il palazzo pronto a divenire un centro polifunzionale per ospitare mostre internazionali, come Poison. Il potere del veleno, in corso, e Real Bodies, in programma da novembre, il Napoli Teatro Festival Italia, a giugno 2018, una produzione televisiva di Cattleya. Spazio alle mostre quindi, ma anche a sale prova per musicisti, studi fotografici, set per tv e cinema, spazi espositivi per artisti esordienti e designer e aree dedicate al co-working dove studenti e giovani imprenditori avranno la possibilità di far crescere i propri progetti professionali in un luogo dinamico e ricco di storia. Dopo questa fase di riuso temporaneo, aperto alla cittadinanza per un anno, Palazzo Fondi diventerà la nuova sede dell’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, dove si trasferiranno nel 2021 circa 200 dipendenti.
La rigenerazione urbana temporanea – È il riutilizzo temporaneo di edifici pubblici o privati; edifici e terreni abbandonati, in zone in cui i piani regolatori sono bloccati o mancano di progettazione, possono infatti trovare un uso temporaneo in quel tempo di mezzo di anni, e spesso decenni, che intercorre tra vecchia e nuova destinazione d’uso. Questi spazi di proprietà pubblica possono essere messi a disposizione, in comodato d’uso o con contratti a canone calmierato, di associazioni, start-up, attivisti, microimprese artigianali che, così, hanno un luogo dove lavorare e si preoccupano di rigenerare e tenere in vita lo spazio, riconsegnandolo alla cittadinanza. Una volta individuato l’immobile o lo spazio giusto, l’associazione diventa, in qualche modo, mediatrice tra la città e l’amministrazione, una sorta di garante che firma il contratto, la scrittura privata di comodato d’uso e che si occupa della gestione dello spazio per il tempo stabilito.
Il Palazzo Fondi - Patrimonio architettonico e artistico risalente al XVII secolo e affaccia su via Medina, una delle vie principali del centro di Napoli, zona di pregio del centro storico, a due passi da Piazza del Municipio e dal Maschio Angioino. L’edificio si sviluppa su 5 piani per un totale di circa 3.000 mq. Il primo palazzo fu eretto nel XVIII secolo su commissione del marchese di Genzano Gian Giacomo De Marinis che affidò le decorazioni a Giacomo del Po e a Paolo De Matteis; lo stesso marchese, alla metà del secolo, incaricò del restauro Luigi Vanvitelli, del quale restano il portale con la balaustra del balcone. Il palazzo fu ulteriormente rimaneggiato nel 1799 e nel 1824, assumendo pertanto l’aspetto attuale grazie al restauro voluto da Maria Costanza De Marinis e dal marito Giuseppe Sansevero di Sangro, principe di Fondi. I principi di Fondi conservarono all’interno del palazzo una ricca collezione di quadri appartenuti ai De Marinis, ai Gaetani e ai Sansevero.
La soddisfazione espressa in conferenza - Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli: << In questo spazio c’è la rigenerazione di beni pubblici, un uso partecipato verso la collettività, più enti che lavorano insieme nell’interesse della città. E’ importante il lavoro sui beni demaniali e collettivi, a Napoli stiamo facendo tanto. Vorrei ricordare che nella nostra città siamo stati tra i primi ad avere delibere sui beni comuni e di valorizzazione sociale del patrimonio immobiliare e sull’uso temporaneo di beni anche abbandonati. Questa iniziativa è diversa, meno dal basso ma in linea con quello che si sta facendo a Napoli: recuperare alla città in modo intelligente e valoriale ciò che era stato abbandonato>>; Roberto Reggi, Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio: << Questo palazzo storico verrà completamente rigenerato con un investimento di oltre 10 milioni di euro per destinarlo all’ Agcom che quindi avrà in questo luogo la propria sede, risparmiando un consistente affitto. Non aspetteremo l’inizio dei lavori per ripristinarlo ma lo metteremo a disposizione subito in attesa che si completi l’attività di progettazione che durerà fino al 2019. Pensiamo di replicare questo modello in altre città italiane>>.