Si è svolta a Orvieto, dal 25 al 28 agosto scorso, la65ª Settimana Liturgica Nazionale, che ha avuto per temaEucaristia e misericordia. Per la terza volta – dopo le edizioni di Assisi 2002 e Spoleto 2007 – numerosi laici, consacrati e presbiteri provenienti da tutta Italia si sono ritrovati in una diocesi umbra per rifletteree pregare secondo lo stile dettato dall’annuale appuntamento organizzato dal Centro di Azione Liturgica (Cal).
«La Chiesa dev’essere il luogo della misericordia gratuita, dove tutti possano sentirsi accolti, amati, perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelo». Così recitava la frase messa come sottotitolo del Convegno, tratta dal n. 114 della Evangeliigaudium di Francesco. E il Papa, attraverso il Segretario di Stato, non ha fatto mancare anche il suo messaggio e il suo incoraggiamento: «La vostra Settimana intende riscoprire la grande e consolante verità che la misericordia è nel cuore del Vangelo ed è chiave della vita cristiana». «Sia vostra premura ripensare», ha scritto il cardinale Pietro Parolin, «come questa verità si realizza in modo singolare nella celebrazione dell’Eucaristia, dove ci è dato di attingere alla fonte inesauribile della Redenzione, operata da Cristo sulla croce».«Da questa bella esperienza della Settimana Liturgica», ha aggiunto il vescovo di Orvieto-Todi Benedetto Tuzia nel saluto iniziale, «ci giunge l’invito a confermare la nostra fede in Cristo, presente nel segno del pane eucaristico, luogo ed espressione alta della divina misericordia».
Non è possibile dar conto qui di tutti gli interventi presentati alla Settimana Liturgica. Ringraziando allora i relatori (i vescoviLuca Brandolini, Nunzio Galantino e Claudio Maniago e i professori ed esperti Enzo Bianchi, Goffredo Boselli, Daniele Gianotti, Crispino Valenziano, Roberto Vignolo e Vittorio Viola) per la ricchezza dei contenuti e degli stimoli offerti, ci limitiamo a evidenziare che dalla loro voce è emerso un filo conduttore ben definito: l’Eucaristia è l’espressione più alta della misericordia di Dio verso l’uomo.
La Chiesa che celebra, dunque, ha il compito sia di “offrire” che di attuare la misericordia nella sua prassi; sia verso l’esterno che al suo interno. Suo dovere èpromuovere una cultura della misericordia già a partire dalla prassi concreta.
Poiché le attività che si compiono influenzano lo stile e l’essere, allora possiamo dire che le attività della Chiesa condizionano il suo stesso essere. Come la Chiesa fa, così la Chiesa è. Risulta importante verificare quell’attività particolare della Chiesa che è la sua vita liturgica, il momento in cui essa agisce come assemblea convocata e radunata per il culto. Infatti, l’assemblea liturgica, nel suo stile e nel suo modo di essere e di fare, è segno di ciò che la Chiesa è e fa.Si tratta, cioè, di accertare che tutto, nell’assemblea radunata per la celebrazione, corrisponda ai valori del Vangelo, cioè che anche l’assemblea liturgica e il suo stile celebrativo siano cristiani. Paradossalmente possiamo incontrare un’assemblea liturgica non cristiana, nel senso che il suo stile celebrativo potrebbe non corrispondere al Vangelo. Non a caso il Segretario generale della Cei ha stigmatizzato quei video su YouTube in cui si vedono cose che «sarebbero scandalose se non fossero ridicole». «Bisogna stare molto attenti alla teatralità», ha affermato monsignor Galantino, perché «ci sono preti che interpretano la Messa come il luogo in cui esprimersi al meglio come showman».
La Settimana Liturgica numero sessantacinque ha riproposto con forza l’obiettivo di stimolare la Chiesa a riscoprire la cattedra della liturgia: attraverso di essa Dio educa il suo popolo immergendolo nelle sue grandi opere che, mentre vengono ricordate, si compiono in coloro che le celebrano. Il nostro Convegno «vuole sottolineare i suoi frutti nel vissuto pastorale e culturale della Chiesa e della società italiana», ha commentato il segretario del Cal, monsignor Alfredo Di Stefano, aggiungendo che «ciascuno dei partecipanti porta con sé l’impegno di far tesoro dell’esperienza degli altri che qui ha incontrato. E soprattutto la bellezza di una preghiera educata attraverso celebrazioni in cui si percepiscono preparazione, adattamento alle situazioni e partecipazione». Basti pensare, ad esempio, ai Vespri solenni presieduti dall’arcivescovo Piero Marini, presidente del Pontificio Consiglio per i Congressi Eucaristici Internazionali, nello splendidoDuomo.
La sede della prossima Settimana Liturgica Nazionale sarà Barie il tema riguarderà Eucaristia e famiglia, sulla scia dei prossimi due Sinodi dei Vescovie delle urgenze pastorali indicate dal Papa. Lo ha annunciato a conclusione dei lavoriil presidente del Cal, il vescovo Alceste Catella, che ha elogiato la qualità di relatori e partecipanti.