«Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio» (Papa Francesco). Felice è l’uomo che ha la strada del cuore: sezioni riunite della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale di Napoli per le due giornate di studio: La sinodalità al tempo di Papa Francesco: tra tradizione ed evoluzione dogmatica; tema della sinodalità, come fattore che tende a svilupparsi nell’essere stesso della Chiesa. Seminario di studi organizzato dalla Facoltà Teologica napoletana, sviluppatosi un due sessioni: la prima, il 30 aprile 2019, presso la sezione san Luigi della PFTIM in Napoli alla via Francesco Petrarca, nr 115, e la seconda, il 7 maggio 2019, presso la sezione san Tommaso d’Aquino in Napoli al viale Colli Aminei, nr 1. Unico denominatore: fratellanza sinodale della Chiesa attraverso una conversione pastorale e un’uscita missionaria, in una questione, quella della sinodalità, molto complessa e cruciale perché riguardante tutta la Chiesa, nella sua tensione tra collegialità e primato, chiese locali e Chiesa universale, chierici e laici.
Il seminario alla sezione san Luigi…- Dopo i saluti del professor Pino Di Luccio, decano della sezione san Luigi, e del professor Francesco Asti, decano della sezione san Tommaso, la mattinata, moderata dal professor Nicola Salato, docente della sezione, dopo l’intervento della professoressa Serena Noceti, docente della Facoltà Teologica dell’Italia centrale in Firenze, ha visto avvicendarsi al tavolo il professore Dario Garriba, docente della sezione san Luigi, padre Agostino Porreca, dell’arcidiocesi di Capua e il professore Armando Nugnes, docente della sezione san Luigi. Le conclusioni affidate alla professoressa Giuliana Albano, anch’ella docente della sezione posillipiana. Nell’arco della giornata si è evidenziata l’intrinseca relazione tra la sinodalità e l’evoluzione dogmatica ed emerso quanto quest’ultima non può essere pensata come una realtà statica senza alcuna incidenza per la vita del popolo di Dio. Partendo dal ricco e interessante contributo della professoressa Serena Noceti, che ha sottolineato come la sinodalità sia un concetto astratto – polisemico, ma soprattutto dimensione essenziale della Chiesa, si è delineata l’attuale stagione ecclesiale, segnata da quella che definiamo l’ecclesiologia del poliedro, inaugurata da Evangelii gaudium, che sembra mettere in crisi l’egemonia di taluni modelli ecclesiologici: una svolta che evidenzia il rilancio di una Chiesa sinodale. La strada della Chiesa, dal Concilio di Gerusalemme in poi, è sempre quella di Gesù: della misericordia e dell’integrazione (AL, 296). Nel corso della mattinata di studi, è stata analizzata la figura di una Chiesa sinodale, in grado di portare a rinnovare gli atteggiamenti di ascolto, consultazione, dialogo, discernimento, accoglienza, scambio e, soprattutto, di partecipazione fra tutti i membri del Popolo di Dio.
…e alla sezione san Tommaso d’Aquino – Dopo i saluti del professore Francesco Asti, decano della sezione ospitante, l’incontro, moderato dalla professoressa Chiara Sanmorì, docente della sezione, ha visto, dopo l’intervento di don Adolfo Russo, vicario episcopale per la cultura delle diocesi di Napoli, gli interventi dei professori Antonio Terracciano, Roberto della Rocca, e Edoardo Scognamiglio, docenti della sezione di Capodimonte. Le conclusioni affidate al professore Alessandro Gargiulo, docente della sezione. Tra gli spunti e riflessioni della sessione conclusiva del seminario, si è giunti al principio che la sinodalità necessita di forme concrete di elaborazione, formazione, ed espressione della partecipazione alla vita della comunità; è nell’esercizio della sinodalità che, infatti, si traduce in concreto la vocazione della persona umana a vivere la comunione che si realizza, attraverso il dono sincero di sé, nell’unione con Dio e nell’unità tra gli uomini. La vita sinodale testimonia una Chiesa partecipativa e corresponsabile, espressione concreta della teologia sinodale, come ciò che va toccare per mano i bisogni della gente che sta per strada, ed è una teologia anche dialogica, in quanto aperta al dialogo. La sinodalità può portare a rivedere la visione dell’uomo, aiutare a riscoprire la dimensione trinitaria delle persone, così come negli spunti espressi da padre Edoardo Scognamiglio nel suo intervento. In ogni persona umana vi è un legame trinitario, ed il volto trinitario di Dio è un crescere in noi, ogni volta che facciamo l’esperienza dell’accoglienza.
Un popolo in cammino: la sinodalità e la missione della Chiesa, nelle riflessioni conclusive – Viviamo oggi in un contesto in cui la Chiesa è interpellata alla riforma della sua vita in ordine a una più incisiva uscita missionaria. Una corretta pratica sinodale è senz’altro una sfida prioritaria per la Chiesa. Si esige oggi, però, un salto di qualità, nel risvegliare le energie e nell’immaginare i metodi per una pertinente e coraggiosa prassi sinodale, capace di coinvolgere tutti e ciascuno nel Popolo di Dio. La sinodalità configura la Chiesa come popolo in cammino insieme. Chiamati tutti, quindi, ad affrontare una sfida, composta da una cultura dell’incontro, ampliando spazi e processi per ricreare una partecipazione corresponsabile e solidale. Un camminare insieme, per aiutare a coltivare la giustizia, la pace e la cura della casa comune.