La ladra di parole
Abi Darè
Nord
2021
pp.368
euro 18
La ladra di parole è il romanzo di esordio di Abi Darè, pubblicato da Nord nell’estate 2021.
Abi Daré è cresciuta a Lagos, in Nigeria, ma vive in Inghilterra da diciotto anni.
È laureata in Legge.
La ladra di parole è il suo romanzo d’esordio e ha riscosso un enorme successo sia in Inghilterra che negli Stati Uniti, dove è rimasto in classifica per settimane.
Trama: Adunni è una ragazzina di quattordici anni che vive in Nigeria.
Il padre, contro la sua volontà, per problemi economici, la dà in sposa ad un certo Morufu, il quale a sua volta ha già due mogli, Ladake e Khadija, che hanno già varie figlie femmine, anche dell’età di Adunni.
La convivenza non è facile e la ragazza sta per cadere in una forte depressione.
Khadija si affeziona alla ragazza e la aiuta a non rimanere incita di Morufu.
Adunni ha il sogno di continuare a studiare e di emanciparsi dalla sua condizione.
Vorrebbe diventare una maestra ed avere sempre la possibilità di esprimere la propria opinione.
Riuscirà a scappare dalla casa di Morufu con il cuore pieno di speranza, ma purtroppo le sue aspettative resteranno deluse poiché sarà comprata come domestica da un uomo di nome Big Madam, del quale sarà vittima di abusi.
A casa di quest’ultimo, però, la ragazza riesce ad entrare in contatto con un gruppo di donne attiviste, che la aiuteranno a realizzare il suo sogno.
Temi- il romanzo illustra la società Nigeriana e racconta la sua povertà, del suo patriarcato e della tratta degli schiavi.
Il testo è raccontato dal punto di vista della protagonista ed è per questo che lo stile e molto dolce, rispecchiando l’ingenuità della ragazza, dovuta alla sua giovane età.
Adunni parla sia la lingua yoruba che l’inglese, il quale, non essendo propriamente corretto, è definito come Broken English, cioè caratterizzato da una grammatica scorretta.
Il romanzo si concentra sulla condizione femminile nigeriana e sulla forza di una ragazzina di quattordici anni che cerca in ogni modo di emanciparsi, realizzando i suoi sogni.
Ancora una volta si sancisce l’importante ruolo della cultura quale unico strumento per combattere l’ignoranza.