L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino, Italia, 2005.
Geremia de’ Geremei, settant’anni, è proprietario di una piccola sartoria e vive in una casa buia con la madre paralizzata. Ciò che però gli da’ veramente da vivere è l’usura, tramite cui spreme le persone che ricorrono al suo “aiuto”. Facendo leva sulla grande interpretazione di Giacomo Rizzo,Sorrentino ci racconta una storia particolare, la vicenda di un uomo squallido, che si muove tra figure losche e ributtanti non meno di lui. Pur non essendo un film di denuncia sociale, siamo di fronte ad un ritratto notevole di un’Italia di provincia profondamente corrotta, per la quale sembra impossibile o quasi qualsiasi redenzione. L’Agro-Pontino fa da scenario perfetto, mentre la macchina da presa, guidata con mano esperta e sicura, coglie con nettezza le peculiarità di una società in lento e inarrestabile disfacimento.
