Print This Post

Le isole si accendono: lettera del poeta Mimmo Grasso ai nostri lettori

Carissimi, chi vuole farlo, può anche quest’anno dedicare cinque minuti del proprio tempo a qualcosa di atemporale, alla dimensione, cioè, dell’ illo tempore. Anche quest’anno alle ore 21 precise (secondo i fusi orari) del 21 giugno, dopo aver acceso un fuoco o anche un cerino, vi invitiamo a leggere, in simbiosi ideale con le altre “isole-persone”, il testo collettivo, Pantera, che trovate sul blog “Le isole si accendono” http://leisolesiaccendono.blogspot.com/ . Anche quest’anno, raccogliendo l’invito delle associazioni, ho inserito un saggio esplicativo, nei limiti in cui è possibile esplicitare una cosa così complessa come l’attività poetica. Le adesioni posso avvenire o come persone fisiche (e vi garantisco che è una cosa molto intensa e “commovente” stando alle testimonianze di chi da cinque anni – tu, ad esempio, Lello Agretti- lo fa da solo) o come associazione. Nel secondo caso sarebbe utile che inviaste al citato blog il programma che prevedete di attivare. Niente di particolare, ovvio. Se invitate poeti (non necessariamente quelli ufficiali: l’azione mantiene le caratteristiche rituali più che editoriali o di visibilità) o persone che scrivono versi, inviatecele sul blog. Saranno inserite (cosa che, peraltro, potete fare anche voi in piena autonomia) Vi informo altresì che quest’anno l’azione si declina in due fasi. La prima è quella che conoscete. La seconda sarà destinata alle scuole e avrà per tema “Napoli, i diritti, la legalità”. Prevedo la partecipazione di “poeti da combattimento” più che da premietto: Mahmud Darwish (Palestina, arabo), Ronny Someck (Palestina, Ebreo), Màrcia Theophilo (Brasile), Visar Zithi (Albania) ed altri, anche africani. Che intendo per “poeti da combattimento”? Persone che,di indiscussa perizia tematica e stilistica, hanno testimoniato e testimoniano sulla propria pelle il cambiamento e, in più, sono ascoltati dal loro popolo. Vi comunico infine che sono stato contattato da un’azienda di cellulari che avrebbe voluto entrare nell’operazione garantendo ovviamente una dimensione planetaria all’iniziativa perché il marchio “Le isole si accendono” è intrigante e fa appeal. E, poi, è facilissimo per loro lanciare sui cellulari degli utenti un sms del tipo “accendi la tua isola”. Ho rifiutato perché “Le isole si accendono” non è un marchio, perché l’azione appartiene a tutti, perché le isole non si accendono schiacciando un pulsante, perché lo spirito dell’iniziativa non è quello dello scambio commerciale. Cresceremo nel tempo. La somma dei silenzi di ognuno alle ore 21 del 21 giungo ronza nella mia mente con un senso di eternità.

Buon solstizio, Mimmo Grasso

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>