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Leopardi a Napoli, 200 anni di Infinito

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A Napoli, poesia e arte si sposano per celebrare il bicentenario della stesura dell’Infinito di Giacomo Leopardi: Il corpo dell’idea. Immaginazione e linguaggio in Vico e Leopardi, al Palazzo Reale di Napoli dal 21 marzo al 21 luglio, una mostra dedicata a Giacomo Leopardi e Gambatttista Vico, in un evento inserito nel progetto Infinito Leopardi. La mostra è a cura di Fabiana Cacciapuoti e Maria Gabriella Mansi con l’organizzazione della Biblioteca nazionale, diretta da Francesco Mercurio, la collaborazione di Polo museale campano e Mann, col sostegno della Regione.

L’esposizione – Incentrata sul dialogo tra Vico e Leopardi, ricostruito soprattutto attraverso l’incontro di due fondamentali testi quali La Scienza Nuova e lo Zibaldone di pensieri. Un itinerario antropologico che dal mito delle origini, passando attraverso l’elaborazione poetica dei primi canti arcaici e quella omerica, perviene al farsi del linguaggio e alla costruzione delle civiltà, il cui eccesso per entrambi gli autori, inteso quale eccesso di ragione, conduce infine alla barbarie, alla decadenza e alla corruzione. Temi che Vico e Leopardi affrontano in maniera diversa, storico-provvidenzialistica il primo, radicale il secondo. L’esperienza conclusiva del percorso vuol significare il messaggio leopardiano, esistenziale e umano, affidato alla Ginestra. In mostra si potranno vedere, tra gli altri, gli autografi della Scienza Nuova, dello Zibaldone di pensieri, delle Operette Morali, dell’Infinito, di Alla Primavera e dello Stratone da Lampsaco, conservati presso la Biblioteca Nazionale. L’itinerario nel mito si avvale dell’esposizione di statue provenienti dal Museo di Palazzo Reale e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In esposizione, anche, 29 rari testi del’500 e 700, ed il prezioso Globo di Vincenzo Coronelli (1650 1718),  geografo, attivo a Venezia, poi alla corte dei Re Sole, tutti provenienti dalla Biblioteca Nazionale. L’itinerario nel mito si avvale  dell’esposizione di statue provenienti dal Museo di Palazzo Reale di Napoli e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

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Il progetto – Promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), con la partecipazione di Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura e Università degli Studi di Macerata. Infinito Leopardi ha lo scopo di valorizzare la figura del poeta, mantenendo viva la memoria anche attraverso la contaminiaziona tre ambii e con progetti capaci di internazionalizzare Leopardi, ampliandone la sua conoscenza nel mondo. Un progetto complesso sia per le diverse tematiche trattate sia per la durata temporale, un fatto straordinariamente unico intorno a cui realizzare un evento lungo un anno che tra mostre, spettacoli, conferenze, pubblicazioni, possa sollecitare la necessità di tornare a pensare all’infinito e alle infinite espressioni dell’uomo nella natura, tema portante e modernissimo del pensiero leopardiano. L’arco temporale dell’intero anno dedicato all’Infinito sarà scandito in due momenti principali, corrispondenti alla realizzazione di mostre di diversa natura prodotte da Sistema Museo, la società che gestisce i musei civici recanatesi.

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Le dichiarazioni del direttore della biblioteca nazionale, Francesco Mercurio: «La mostra è sostenuta con il massimo impegno da questa direzione. Vuole avvicinare il pubblico al pensiero dei due autori in grado di fornire risposte attuali ai grandi temi della società contemporanea, valorizzando e rendendo fruibile al tempo stesso il patrimonio scientifico posseduto da questa biblioteca. Realizzata con il sostegno della Regione Campania, l’iniziativa è stata organizzata dalla Biblioteca nazionale di Napoli con il Polo Museale della Campania e in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli nel segno della proficua sinergia tra gli istituti del Mibac. A partire dalle origini del mondo,la narrazione si sviluppa attraverso un itinerario tra gli Dei, gli Eroi e gli Uomini. Mitologia, filologia e poesia si intrecciano attraverso le parole di Vico e Leopardi in un dialogo tra i due che sembra non appartenere ad un tempo e uno spazio finito. Ma  ha concluso Mercurio – prosegue oltre, in un flusso senza soluzione di continuità, che giunge fino a noi, uomini del XXI secolo».