Battesimo, parola di Dio nell’acqua:i Lunedì di Capodimonte per l’unità dei cristiani hanno preso il via, nel segno del sacramento dell’iniziazione cristiana, il Battesimo. È il pomeriggio dei 19 novembre 2018, e malgrado le avverse condizioni meteorologiche, alla Facoltà Teologica di Napoli accorsi al primo appuntamento. Secondo anno dell’evento promosso dal Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania con il supporto della stessa Facoltà Teologica, la collaborazione del Centro Studi Francescani per il dialogo interreligioso e le culture e il patrocinio della Conferenza Episcopale Campana.
Il primo lunedì a Capodimonte – Prendendo spunto da un passo della prima lettera di San Paolo ai Corinzi – «Siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo» (1 Cor 12,13) – si è svolto un vivace e partecipato dibattito a 3 voci, una cattolica, una ortodossa e una protestante, sul tema Il Battesimo nella prassi sacramentale delle Chiese. Moderato dal professore padre Edoardo Scognamiglio, docente teologo della Pontificia Facoltà di Capodimonte, ha visto impegnati Lucia Antinucci, cattolica, appartenente all’Amicizia ebraico-cristiana di Napoli, Padre Mikhail Povalaiev della Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca e il pastore Jaime Castellanos della Chiesa Battista di Napoli. Il battesimo, sacramento alla base della vita cristiana, è stato illustrato, riflettuto e discusso secondo le tre diverse confessioni: battesimo sinonimo di salvezza, battesimo l’elemento discriminante tra il passato del peccato e il presente della fede, testimonianza forte a favore dell’unità della Chiesa. Che avvenga per immersione, infusione o aspersione, è un sigillo spirituale e incancellabile che viene impresso nel soggetto che lo riceve, con l’acqua, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione.
Il battesimo secondo le diverse confessioni – In quella cattolica: è un sacramento legato ad una scelta di fede, che è segno dell’impegno a vivere, nonostante le difficoltà, alla sequela di Cristo. Ma, che per crescere, ha bisogno dell’aiuto dei genitori e del padrino, della madrina che infatti hanno proprio la responsabilità di accompagnare il bambino nel percorso della vita, riscoprendo passo dopo passo la bellezza di vivere con la gioia dell’essere figli di Dio. È una scelta sacramentale che viene innanzitutto dai genitori che vivendo con fede vogliono elargire un ulteriore dono al proprio bambino. E La Chiesa è come la madre che continua a fecondare nuovi credenti. Di generazione in generazione si trasmette la grazia e con questa grazia il popolo cristiano cammina nel tempo. In quella ortodossa: Il battesimo dei bambini si fa secondo la fede dei genitori e dei padrini; loro portano la responsabilità per l’educazione cristiana dei figli, garantiscono per la fede del battezzato e sono responsabili per aiutare i genitori nell’educazione del bambino. Esprime la consacrazione della persona a Cristo. L’adolescente o l’adulto che, invece, vuole ricevere il battesimo, è chiamato alla lettura del Nuovo Testamento, accettando sinceramente il Salvatore e il suo insegnamento, cercare di fare un esame di coscienza di tutta la vita passata, vedere il male compiuto e pentirsi di esso, affinché l’acqua non rimanga acqua, e la grazia data nel sacramento non si disperda invano, ma venga moltiplicata. In quella battista: La fede è un dono di Dio, tuttavia per rispondere alla chiamata bisogna essere pienamente consapevoli. Questo è quanto fa parte della dottrina battista, ed ecco perché i battisti non battezzano i bambini: ognuno è responsabile davanti a Dio della propria fede, si diventa parte della Chiesa quando si risponde liberamente e spontaneamente a Dio mediante il battesimo dei credenti, amministrato per immersione. È il secondo sacramento praticato in base all’esplicito comandamento di Gesù: «Andate e ammaestrate tutti i popoli battezzandoli…» (Matteo 28,19).È un atto liturgico di confermazione, una reincarnazione del Vangelo che proclama la salvezza, forma di manifestazione della parola di Dio, orientato alla risposta della Fede. Battesimo, come simbolo di nascita e purificazione.
Papa Francesco e il dono del battesimo – «Occorre riscoprirlo insieme tutti i cristiani al di là delle nostre divisioni, e collaborare in opere di misericordia corporale e spirituale. Contestualmente bisogna non smettere di andare avanti insieme sul cammino dell’unità piena, unendoci nella preghiera e nelle opere di carità. Il battesimo è il vincolo sacramentale dell’unità che vige tra tutti coloro che per mezzo di esso sono stati rigenerati: quando noi cristiani diciamo di condividere un solo battesimo affermiamo che tutti noi, cattolici, ortodossi e protestanti condividiamo l’esperienza di essere chiamati dalle tenebre impietose e allenati all’incontro con Dio pieno di misericordia, tutti, purtroppo, facciamo esperienza dell’egoismo che genera chiusure, disprezzo, divisioni, ripartire dal battesimo vuol dire ripartire dalla fonte, che è per tutti. La condivisione di questa grazia crea un legame indissolubile per noi cristiani, così che possiamo considerarci realmente fratelli, popolo santo di Dio, anche se a causa dei nostri peccati non siamo ancora un popolo pienamente unito».