Chi si somiglia, si raduna: i lunedì di Capodimonte per l’unità dei cristiani. L’ecumenismo, via del dialogo e della pace per tutte le Chiese, ultimo appuntamento. Conclusione del ciclo d’incontri ecumenici a tre voci (cattolica, ortodossa e protestante) per l’unità dei cristiani, presso la Sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Promosso dal Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania con il patrocinio della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, in collaborazione del Centro Studi Francescani per il dialogo interreligioso e le culture.
L’incontro del 16 aprile – <<Qualsiasi cosa facciate, o in parole o in opere, fate tutto nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui>> (Col 3,17). Ecumenismo e vita cristiana: Vangelo, famiglia e sacramenti, tema trattato nell’ultimo incontro ecumenico a Capodimonte.Prendendo spunto da un passo della lettera di San Paolo ai Colossesi, vivace ed interessante dibattito, con gli interventi del teologo francescano padre Edoardo Scognamiglio, frate minore conventuale e docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, del pastore Leonardo Magrì della Chiesa Valdese e di padre Nicodim Burcea, protosinghel del monastero ortodosso rumeno di Mirabella Eclano (AV), moderati dal professor Michele Giustiniano, giornalista ed esperto di teologia ecumenica.
Estratti degli interventi dei relatori – padre Nicodemo: <<Le parole di Cristo non sono parole informative, sono ad immagine e somiglianza di Dio. Oggi non capiamo che la parola di Dio è viva ed edificante, è Spirito. La parola di Dio è edificante e ha come meta quella di riportare l’uomo alla sua immagine originaria. Se realizziamo che Dio non è dentro di noi, piangiamo. Compiendo la volontà di Dio il nostro cuore si purifica dall’egoismo. Se iniziamo a vivere secondo la volontà di Dio, arriviamo alla purezza del cuore. Il cristiano che non ha visto Cristo in questa vita non deve pensare di vederlo in altre vite>>; pastore Leonardo Magrì: <<Vi invito alla libertà cristiana, a combattere il fondamentalismo religioso. Cristo ci libera dall’angoscia del futuro, dal bigottismo religioso. Cristo è tutto e in tutto, ci libera da una vita vissuta da pecore. Dobbiamo essere in grado di cambiare noi stessi, nel nome di Gesù. L’ecumenismo si vive nel rapporto con chi ci vive accanto, è un cammino da fare insieme attraverso il Vangelo, in un rapporto di cuore. Rendiamo grazie a Dio, perché nonostante gli ostacoli e le divergenze, questo cammino continua ad essere, per riuscire ad adorare Cristo come unico fondamento, riconoscendo in Lui, unico fondamento>>; padre Edoardo Scognamiglio: <<La vita cristiana, fare ecumenismo è seguire il movimento delle incarnazione. Ecumenismo, sogno dell’unità dei cristiani; da cristiani apparteniamo ad una fede comune, nel bisogno di una radicalità di Cristo, formare il Cristo in noi, venire incontro alle necessità delle famiglie, tradurre la vita cristiana in una prassi di fede, attraverso una ritualità che porterà a delle divergenze….’veri figli nella fede comune’, ministri di Cristo, annunciatori di Dio. Il rapporto tra l’ecumenismo e la vita cristiana deve trovare senso nel sogno dell’unità dei cristiani, ma non delle Chiese. Cercare di seguire nelle rispettive tradizioni la reincarnazione del verbo. L’ecumenismo è riportare al centro della prassi cristiana la centralità di Gesù vero figlio nella fede comune. Un vero cammino di vita cristiana è recuperare il mistero della Pasqua di Gesù Cristo, con sentimenti di vita nuova>>.
Il Moderatore, in chiusura, ha voluto ringraziare la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione San Tommaso, il Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania e il Centro Studi Francescani per il dialogo interreligioso e le culture per aver collaborato al successo di questo ciclo di incontri, che è andato decisamente oltre ogni aspettativa. Ha ringraziato, inoltre, l’Amicizia Ebraico-Cristiana di Napoli, nella persona della prof.ssa Lucia Antinucci, la Commissione Diocesana per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso di Napoli, nelle persone di monsignor Gaetano Castello e Don Vincenzo Lionetti, il GIAEN (Gruppo Interconfessionale per le attività ecumeniche di Napoli), nella persona della delegata ortodossa Elisabetta Kalampouka, la Comunità Battista di via Foria, il gruppo dei Focolari di Pozzuoli e tanti altri ancora per la presenza e il supporto costante.