Aprirà al pubblico durante il mese di aprile la mostra dal titolo Regina Margherita, il mito della modernità nella Napoli postunitaria. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione DNArt, che dal 1990 svolge attività culturali volte ad approfondire tematiche varie.
Da aprile a luglio Napoli sarà la location dell’evento dal sapore rievocativo, che darà anche un po’ di nuova linfa al settore turistico della città. E quale vetrina migliore se non i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità nazionale?
La rassegna – presentata di recente al Palazzo Reale di Napoli nel restaurato Teatrino di Corte – vedrà come protagonista la figura leggendaria della prima regnante dell’Italia unita, calata in quella temperie del neonato Regno d’Italia che si avviava al Novecento.
La tavola rotonda napoletana ha affrontato nella giornata di lancio della mostra i temi del modernismo e del mecenatismo della regina Margherita. La nuova tendenza sociale, artistica e culturale – il “margheritismo”, appunto – come momento di passaggio dall’ Ottocento al Novecento, ovvero dal “secolo lungo” al “secolo breve”, per dirla con gli storiografi.
Il soprintendente ai beni storici e artistici di Napoli Stefano Gizzi ha definito la mostra <<un evento significativo, che vede coinvolti non solo la Regione Campania ma anche il Ministero per i Beni culturali, Polo Museale, Biblioteca Nazionale e Archivio di Stato, in collaborazione con il Real Teatro San Carlo ed anche con alcuni privati>>.
La kermesse storica toccherà le maggiori città italiane ed è frutto di una sinergia fra gli assessorati delle Regioni interessate. Dopo Napoli, la palla passerà a Milano, Torino, Roma e Reggio Calabria.
Lo spirito innovatore della regina sarà rievocato in luoghi simbolo della vita di Margherita di Savoia, da Napoli appunto a Milano; la villa reale di Monza, difatti, residenza estiva della monarca sabauda, ospiterà l’iniziativa riportando in voga i fasti dell’epoca in cui la penisola, appena liberata dal giogo straniero ed unificata, vedeva nella regina Margherita una figura di Mecenate con forte spinta verso il moderno.
La figura della regina Margherita riporta alla mente tradizioni napoletane antichissime, prima fra tutti l’omonima pizza, ma il legame della monarca con Napoli derivava soprattutto dalle sue frequenti visite di interesse artistico ai musei partenopei e dai suoi continui soggiorni presso le regge di Caserta e Capodimonte. Una continuità con i deposti Borbone, ma allo stesso tempo una carica di nuovo, una fervente passione per la cultura e l’arte.
Napoli ricorda con la mostra appena presentata le donazioni compiute dalla regina al museo del tesoro di San Gennaro, fra cui una rara croce episcopale che la regina offrì al santo patrono di Napoli in ringraziamento per lo scampato attentato subito nel 1878.
La mostra di Palazzo Reale sarà infatti un’anteprima dell’esposizione dedicata alle meraviglie del tesoro di San Gennaro che sarà aperta al pubblico fino a giugno 2011.
Una iniziativa globale che abbraccia dunque più Regioni e per la quale si auspica soprattutto la partecipazione di più giovani, in primis degli alunni delle scuole campane.