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Molto forte, incredibilmente vicino

Molto forte, incredibilmente vicino

di Jonathan Safran Foer

Ugo Guanda Editore

pp.351

€ 16.50

Il giorno più brutto. Sei messaggi lasciati in segreteria. Le scarpe pesanti. Otto minuti di un tempo che lascia una mente incapace di ricordare qualsiasi strategia che regoli il cuore. Un tempo che avrà fine solo quando e se avrai accettato l’inaccettabile, quando avrai smesso di cercare un senso da dare a quegli avvenimenti che tutto trascinano con se, tranne il senso. Otto minuti dal giorno più brutto; bisognava allungare di parecchio quel tempo che passa dall’essere felice all’aver perso la persona più preziosa della propria vita. E’ un tempo ragionevole. Otto minuti. Un bambino che affronta l’indescrivibile dolore di aver perso il padre durante il disumano attentato alle Torri Gemelle. Thomas, che del suo gioco preferito è involontariamente costretto a fare una questione di sopravvivenza. Quelle spedizioni inventate dal padre per dimostrargli di essere un bambino capace di guardare dove molti non arrivavano neppure a sbirciare. Spedizioni talvolta difficili, ma questa pareva davvero impossibile. Era l’unico modo che aveva per allungare quel tempo che restava. Otto minuti. Una chiave, trovata per caso in un vaso accidentalmente caduto. Una chiave riposta in una busta, un solo indizio, un nome: Black. Trovare quel nome era l’unico modo che aveva per fermare quel tempo, per scoprire cosa il padre aveva lasciato per lui, quale messaggio. Una spedizione che gli concesse la tenera conoscenza di un uomo. Un anziano signore che abitava nella casa della nonna, il vicino. Un uomo dalle scarpe pesanti, forse più delle sue. Un uomo che perde i suoi cari durante un bombardamento a Dresda; ed è proprio lì, sotto quelle macerie, che il nonno decide di seppellire le sue parole. Comunicherà d’ora in poi solo scrivendo. Quaderni pieni di parole, mura imbrattate di scritte, un animo pieno di paura, il coraggio che manca di fare il padre. Ci sono uomini che scelgono parole da scrivere per 351 pagine, e c’è Jonathan Safran Foer capace di creare per ciascuna di quelle pagine momenti di forte emozione. Scrittore di straordinario talento. Genio del racconto, scrive questa storia pretendendo dai lettori una maggiore attenzione a quel linguaggio che tanto premia l’originalità quanto la difficoltà di voltar subito pagina. Leggere di Thomas è avvicinare le mani alle orecchie per attutire quel rumore assordante che fa la paura. Eppure, pare rimbombi ancora più forte. <<Sei grande>> è quella voce che non potrai più udire e che ti mancherà per i restanti otto minuti della tua vita.

 

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