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Trionfa “Il crollo del noi”. Monsignor Paglia si aggiudica il premio Michele Giordano

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Riconoscimenti alla fede e alla cultura, unite insieme a Capodimonte, nella mattina del 26 maggio 2018, nella Biblioteca Michele Giordano, a Napoli, per l’assegnazione dei riconoscimenti ai vincitori della VI edizione del Premio cardinale Michele Giordano. Evento culturale promosso dalla associazione Brunetti Editrice, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Napoli e dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, per il riconoscimento assegnato a un’opera di ambito religioso edita nel corso del 2017. Presidente del premio è il professore Fulvio Tessitore, segretario il giornalista Francesco Antonio Grana, vaticanista de ilfattoquotidiano.it; commissione composta, inoltre, dai giornalisti Ottavio Lucarelli, presidente Ordine dei Giornalisti della Campania, Antonello Perillo, caporedattore centrale Tgr Campania, Marco Perillo de Il Mattino, Alfonso Pirozzi dell’Ansa e Pietro Treccagnoli de Il Mattino.

I vincitori della VI edizione – «La forza dell’amore…che fa si non che ci sia qui oggi il dono della memoria, ma la gioia della memoria. Dobbiamo essere grati agli autori dei cinque libri premiati – nelle parole di  benvenuto del vaticanista Francesco Antonio Grana, alla cerimonia di premiazione - perché grazie al loro genio creativo ci danno la possibilità di ricordare il porporato rendendo così vivo e attuale il suo insegnamento». Questi i volumi premiati: vincitore è il volume Il crollo del noi, edito da Laterza, di monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita; secondo posto per il volume Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Immagini di una vita, edizione San Paolo, dei giornalisti Maria Giuseppina Buonanno e Luca Caruso; terzo classificato L’enigma della zizzania, edizione Rubbettino, di monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, con il premio ritirato dai professori Gaetano de Palma e Pasquale Giustiniani, docenti della PFTIM sezione San Tommaso d’Aquino di Napoli. La giuria ha, inoltre, assegnato all’unanimità due menzioni speciali ai volumi Vangelo e Psiche, edizione Cantagalli, di Luigi De Simone e Gianpaolo Pagano e Dimmi che mangi e ti dirò in chi credi, edizione Guida,  di Germana Militerni Nardone, anche loro presenti.

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Il volume vincitore – Un passo della Bibbia, tratto dal libro della Genesi, costituisce il punto di partenza delle riflessioni che monsignor Vincenzo Paglia propone nel volume: «Non è bene che l’uomo sia solo». A fronte di una così precisa indicazione delle Sacre Scritture, la realtà sociale odierna appare invece segnata dal dilagare della solitudine, compiaciuta o disperata, di certo esasperata dalle nuove tecnologie digitali e biogenetiche. L’invito a ricomporre un senso di solidarietà, anzi di «fraternità», tra gli uomini è dunque il messaggio principale dell’autore, che passa in rassegna i punti di crisi più rilevanti da affrontare all’insegna di un’auspicabile collaborazione tra credenti e non credenti. Paglia denuncia la crescente fragilità della famiglia, minacciata dalla crescita di un individualismo senza freni. Sottolinea quanto alienante sia oggi la vita urbana, soprattutto nelle periferie degradate. Rilancia la necessità di un impegno per la pace in un mondo attraversato da conflitti che appaiono incontrollabili. Difficoltà enormi che possono essere superate solo con un lavoro lungo e paziente: «La fraternità — scrive l’autore — richiede di essere ricostruita ogni volta, partendo dall’accettazione dell’alterità, avendo fiducia che essa non è per escludere, ma è garanzia di comunione».

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Monsignore Vincenzo Paglia: smettiamo di chiederci «Chi sono io?» e chiediamoci invece «Per chi sono io?» -Solo così possiamo ragionare su una nuova forma di prossimità. Se vogliamo ritessere il ‘noi’ del convivere contemporaneo, sfidato e indebolito dalla globalizzazione, dobbiamo porci con forza e intelligenza questa domanda che apre la nuova frontiera della libertà. Una libertà che non è sinonimo di autonomia ma di pienezza di legami, la sola che può riportare al centro un contenuto essenziale del testo biblico: «non è bene che l’uomo sia solo».Un’analisi lucida ma non rassegnata sulla più grave emergenza del presente: il crollo dei legami umani: «Connessi gli uni agli altri, non per questo siamo davvero interessati ai destini di chi ci è prossimo. Al contrario, l’umanità sta attraversando una gravissima crisi di solidarietà. Ciascuno pensa a se stesso. Si è passati dal giusto riconoscimento dei diritti dell’uomo a una sorta di ‘egocrazia’. Il risultato è un vuoto insostenibile. Tanti sono i sintomi di un malessere esteso, che testimoniano la richiesta di ascolto e di aiuto. Attraverso una lettura del presente che trae spunto dalla ricca esperienza pastorale e intellettuale dell’autore, questo libro ci parla di una nuova cultura, di un nuovo sogno, di una nuova visione fondata sul riconoscimento dell’importanza del bene comune».

 

Una sorpresa, al termine di una premiazione – A monsignor Salvatore Ardesini, per 23 anni segretario particolare del cardinale Giordano, Papa Francesco ha inviato una speciale benedizione accompagnata da un messaggio di auguri in occasione del suo 40esimo di ordinazione sacerdotale.