L’arte spagnola a Napoli nei luoghi di culto

Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 14 – Napoli

Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

4-31 Maggio, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 15:30 alle 18:00

Info: vincbar@fastwebnet.it

Il 4 maggio scorso è stata inaugurata all’Istituto Italiano per gli studi filosofici, in via Monte di Dio, la mostra fotografica “L’arte spagnola a Napoli nei luoghi di culto”. L’oggetto è un percorso ideato dal giornalista e fotoreporter Enzo Barbieri. I soggetti ripresi si trovano quasi tutti nelle chiese di Napoli e provincia, ad eccezione di particolari delle porte spagnole di Napoli, dalle quali inizia, appunto, il percorso. Sono stati ripresi il degrado nel quale versa porta Nolana ed un particolare che si trova sulla sommità di Port’alba, sul quale anche i napoletani non hanno mai posto attenzione. E’, infatti, ai particolari che Barbieri ha voluto dare risalto, a quegli angoli e a quelle opere che non ricevono l’attenzione del passante o del turista, o perché distratti, o perché allocati in sale normalmente non aperte al pubblico. La maggior parte dei soggetti è composta da sculture lignee, come l’incantevole Cristo sofferente che si trova nella chiesa dei Cappuccini di Procida. In altri scatti emerge invece il carattere dello “Street photographer”, come viene definito dalla giornalista Donatella Trotta, presente all’inaugurazione, di Enzo Barbieri. E’ il caso, ad esempio, del particolare che ha voluto ritrarre alla chiesa del Purgatorio ad Arco delle Pezzentelle, in via dei Tribunali. La mostra ha ricevuto anche l’attenzione del Cardinale Sepe il quale ha sottolineato che, oltre alla bellezza delle immagini, si può in essa ritrovare il «valore aggiunto di aiutare i giovani a prendere coscienza del proprio patrimonio e delle radici cristiane della propria cultura». Le fotografie sono state tutte rigorosamente scattate a mano libera e con luce naturale, ed in nessuna di esse si è ricorso all’uso del bianco e nero per facilitare il compito di dare espressività e poeticità all’immagine. L’ingresso è gratuito e la mostra rimarrà aperta fino al 31 maggio.