Comuni inquisiti, racket e spazzatura. Politici che si prendono le stagiste e le insidiano. Da mattina a sera. Sindaci che guardano e non fanno nulla. Si nascondono dietro la facciata di saggi incompresi. Di stoici imperturbabili che dicono di salvare il salvabile. Abusivismo edilizio. Morti ammazzati, versamenti di sangue e di denaro sporco. Mani che si stringono furtive. Unte e laide. Pogrom contro zingari e nordafricani. Favelas di cartone bruciate. Infanzie negate. Ragazzi che si schiantano contro un albero fatti-strafatti di coca speed o ecstasy. Deliri di onnipotenza. Ignoranza dilagante. Atmosfera da quarto o quinto mondo. Movida violenta con coltelli che escono nelle discoteche come San bitter e Havana e coca. Ragazzini col panciotto e le braccia depilate. Le sopracciglia sfregiate la cintura Paciotti e le scarpe Just Cavalli. For ever. Video poker, spinelli e birre corrette a vodka. Canzoni neomelodiche. Tribal music o house e basta. Tanta house da scassare i timpani, e rimbombare forte nei lager del divertimento.
ESA BOCALINDA ESA BOCALINDA TU A BOCALINDA ESA BOCALINDA-DA-DA-DA-DA
O Raffaella Carrà mixata con rum e cocaina. Ragazzine che vogliono solo soldi e tacchi a spillo. Baby cubiste. Baby prostitute. Baby mamme. Baby tutto. Spendere e consumare. Essere spesi. Essere consumati. Correre avanti e indietro senza meta. Senza mai fermarsi. Non pensare. Fottere tutto e tutti. Temere il più forte, essergli riconoscenti. Schiacciare il debole senza pietà. Senza pentimenti. Operai che non arrivano a fine mese. Qualcuno muore cadendo da un’impalcatura. Qualcun altro muore per l’amianto. Soldati che tornano nei loro paesini, con la faccia scavata dall’uranio impoverito. Immigrati che riempiono intere cittadine con le loro borse di disperazione. Si muovono notte e giorno. Come ombre. Nessuno li vede. Ogni tanto c’è il Walker Texas Ranger che li insegue per sequetrare la mercanzia e rimandarli nel loror paese e tutti a parlare di cosa giusta di riscatto morale di società civile che si fa avanti. Tutte chiacchiere. Intanto sotto casa c’è il solito via vai. Le solite facce rassegnate. La solita noia. La solita violenza fisica intellettuale morale verbale. Ma quella sta bene a tutti. Nessuno parla. Non bisogna esporsi troppo. Meglio mangiare merda e digerirla con qualche pillola presa in farmacia con tanto di prescrizione medica. Può essere pure pesante, ma ci fa sempre sentire bene.
ESA BOCALINDA ESA BOCALINDA TU A BOCALINDA ESA BOCALINDA-DA-DA-DA-DA