Non così vicino
di Marc Forster
USA 2023
126 minuti
Ennesimo remake, prova inconfutabile che l’industria cinematografica non vuole più assumersi rischi. Stavolta è il rifacimento del film svedese “Mr. Ove”, entrambi tratti dal bestseller “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrik Backman. Pazienza, perché comunque è un film con Tom Hanks, una garanzia. L’attore anche qui si produce in una delle sue impeccabili performance, evocando a volte un altro grande burbero scomparso, Walter Matthau.
Mimica, silenzi, linguaggio del corpo, un vero e proprio inno alla recitazione.
L’INCIPIT – Otto Anderson è un burbero ingegnere vedovo e in pensione che ha deciso di vivere in solitario e applicare rigide regole a sé stesso e al vicinato, che lo conosce e ormai lo tollera. La morte della moglie lo ha segnato profondamente e non riesce più a connettersi con il resto del genere umano. L’evento dinamico del film è l’arrivo di una chiassosa e allegra famiglia composta da moglie messicana sprizzante energia, incinta del terzo figlio, marito americano e due bambine dolcissime. L’arrivo dei nuovi vicini coincide con uno dei molteplici falliti tentativi di suicidio di Otto, segno di un destino inequivocabile che attraverserà tutto il film.
IL CUORE – Il tema delle relazioni, che ogni uomo non è un’isola, è al centro dell’intensa e divertente pellicola. Tom Hanks tiene in equilibrio commedia e tragedia, accettando all’inizio a malincuore le richieste d’aiuto dei nuovi vicini. CI si mette anche un gatto randagio a sfidare la sua misantropia, e vince anche lui. Insomma l’elaborazione del lutto è un passaggio fondamentale per darsi l’opportunità di rimanere connessi all’umanità e alla collettività. Siamo e resteremo sempre animali sociali, e Otto finisce anche per diventare un eroe quotidiano. Infatti prima salva, durante uno dei suoi tentativi di suicidio, un signore che cade sui binari del treno. Poi impedisce ai cattivi proprietari delle case del comprensorio di sfrattare artatamente una coppia di suoi cari vecchi amici, con l’aiuto di una giornalista del web.
SUGGESTIONI – Non così vicino è una riflessione sul lutto, sulla morte, e sull’importanza di vivere la vita pienamente, sempre. Inoltre ci ricorda come gli affetti non sono soltanto quelli familiari. Otto si affeziona anche ad un ex alunno della moglie defunta, cacciato dal padre perché transgender, e lo ospita in casa senza pregiudizi. Ecco, forse per andare d’accordo e avere buone relazioni dobbiamo tutti imparare a mettere da parte i pregiudizi e a camminare, come recita un vecchio proverbio indiano, almeno tre lune nei mocassini degli altri.