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Oro petrolio alchimie di Giuseppe Leone

 

 

 

 

 
Oro petrolio alchimie
di Giuseppe Leone

ed. Denaro libri 2011
pagine 248
€ 25,00

S’intitola Oro petrolio alchimie il libro che ripercorre la vita artistica di Giuseppe Leone, raccogliendo poesie, lettere e opere principali, da Vesuvio a Retrocamera, da Lo specchio alle opere realizzate con Luciano Caruso.
Il libro, edito da Denaro libri, è stato presentato ieri mattina dal professor Stefano De Stefano nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Napoli dove Leone è docente di tecniche pittoriche. All’evento hanno preso parte numerosi studenti e allievi dell’artista, ma soprattutto amici e colleghi con i quali Peppe Leone ha condiviso gli anni del pieno fermento partenopeo, quando coloro che oggi sono artisti, giornalisti e professionisti affermati si radunavano intorno al giovane settimanale Napoli oggi, fondato da Orazio Mazzoni in alternativa a Il Mattino e al Roma, unici punti di riferimento dell’editoria napoletana degli anni settanta. Presenti all’evento l’amico Alfonso Ruffo, direttore de Il Denaro, Sandra De Stefano, il critico Mario Franco, Sergio Sciarelli, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Giovanna Cassese, direttore dell’Accademia, Domenico Spinosa e l’Onorevole Giuseppe Scalera, membro della VII commissione cultura. Quest’ultimo ha rievocato quel particolare periodo della storia di Napoli, descrivendo anche l’antico palazzo in cui abitava Leone da ragazzo, in via Medina, la zona più arabeggiante della città, e le mostre che finivano sempre col suscitare l’attenzione della stampa: da I Vulcani a I paesaggi della memoria. Fu proprio Scalera a presentare all’artista sannita Luciano Caruso, con il quale sarebbero nate numerose collaborazioni. A cambiare la vita artistica di Giuseppe Leone è stato anche l’incontro con la moglie Giovanna, come ha ricordato Scalera che ha poi aggiunto:« Era importante che questo volume venisse celebrato qui all’Accademia dove la sua arte emoziona anche le nuove generazioni, poiché l’arte ha sempre nuove pagine bianche da scrivere». Molto apprezzati dall’artista gli interventi del direttore Ruffo che ha ricordato l’atmosfera straordinaria che si respirava in via Monte di Dio 1E, sede di Napoli Oggi, e la critica artistica del professor Mario Franco che ha evidenziato i due aspetti più interessanti del suo lavoro, cioè la capacità di trasmettere emozioni attraverso una tecnica sapiente unita alla impaginazione intesa come combinazione armoniosa di materiali diversi quali carta, pelle, pietra, proprio come in un giornale l’organizzazione di una pagina deve colpire il lettore senza stupire in modo eccessivo. Toccante l’intervento di Giovanna Cassese che ha letto i versi composti per Leone dall’amico scomparso, il poeta Michele Sovente, affermando che la pubblicazione del volume rappresenta un incentivo alla riappropriazione della storia passata e recente della città di Napoli. Giuseppe Leone ha concluso l’incontro dedicando il libro «a tutte le persone che hanno fatto di me ciò che sono».

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