Continuando l’itinerario attraverso i luoghi esoterici napoletani, non passa inosservato il maestoso edificio settecentesco voluto da Carlo I di Borbone, noto come palazzo Fuga. Sito a piazza Carlo III, che per chi non fosse pratico della zona è l’enorme piazza che sta al termine di via Foria dopo l’orto botanico, è una costruzione alquanto particolare data la sua grandezza e l’elevato numero di finestre che affacciano sulla piazza stessa.Il palazzo, su idea del re Carlo, fu costruito da Ferdinando Fuga. Inizialmente l’obiettivo era quello di creare un piccolo “resort” che potesse ospitare un ricco numero di persone. Sfortunatamente l’intento non è mai stato raggiunto, infatti nel 1790 fu utilizzato come carcere minorile e raggiunse il totale decadimento nel 1980 dopo il terremoto che causò la distruzione di una parte di esso.Oggigiorno l’edificio è abitato da alcune famiglie terremotate, ci sono anche delle officine e attività simili senza togliere qualche abusivo, mentre tutta un’ala è completamente disabitata. Fatta questa breve introduzione, provate soltanto ad immaginare quante storie siano state raccontante sul palazzo nel trascorrere dei secoli, quali misteri si celano dietro quelle buie finestre disabitate. Alcuni sostengono di vedere durante la notte alcune sale illuminarsi, creando nell’oscurità totale un gioco di ombre. Di sicuro il palazzo avrà svariati ospiti, alcuni sotto forma di ectoplasma, altri invece di natura umana, come i senza-tetto che lì cercano rifugio nelle notti di pioggia. Credo sia più prudente non addentrarsi nel palazzo, ma a coloro che volessero provarci non sarò io a vietarlo, posso soltanto dire che la cosa sarà a loro rischio e pericolo.