Discussione dal sapore rievocativo alla Comunità ebraica di Napoli. Un notevole afflusso di pubblico all’incontro sul tema della condizione dello straniero e del dialogo interculturale ha salutato l’evento, promosso ancora una volta dall’associazione Amicizia ebraico-cristiana e dall’Associazione donne ebraiche d’Italia (ADEI).
La presidentessa Diana Pezza Borrelli ha introdotto i relatori insieme al padrone di casa Luciano Tagliacozzo, esponente della comunità ebraica napoletana, che ha esordito con una breve digressione sulle origini della stessa comunità. La sinagoga di Napoli sorge infatti nel luogo in cui anni fa trovarono rifugio gli ebrei scampati alla guerra in Grecia e all’invasione nazista, e proprio per questo fu chiamata Sinagoga dei profughi di Salonicco e Smirne.
Il tema del dialogo pacifico tra religioni è stato questa volta affrontato da alcune citazioni bibliche, dalla Genesi al Deuteronomio, dall’esodo di Mosè dall’Egitto all’accoglienza riservata da Abramo ai tre viandanti forestieri che gli annunciano l’arrivo di un figlio, Ismaele, fino al naufragio dell’imbarcazione del profeta Giona. Tutti casi di stranieri che chiedono rifugio e ospitalità, come oggi i profughi tunisini e libici che hanno “invaso” l’isola di Lampedusa dopo la crisi del Maghreb.
<<Voi amerete lo straniero, perché siete stati stranieri in terra d’Egitto>> è la frase che riecheggia più frequente durante il dibattito; niente amici né nemici, ma tutti uguali, tutti <<creature create a immagine e somiglianza di Dio>>. Persino il persecutore nazista durante la Seconda guerra mondiale viene descritto come tale.
L’intero discorso di Tagliacozzo - come del resto l’intervento del biblista cattolico Monsignor Gaetano Castello, docente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Donnaregina, e quello del rappresentante della comunità islamica Yasin Abdallah Gentile - è stato pervaso da un profondo senso di apertura verso al dialogo e alla convivenza civile fra religioni.
Ciò che l’Antico e il Nuovo Testamento come anche il Corano affermano in merito alla condizione dello straniero è stato interpretato alla luce del contesto attuale. Quasi una proposta di miglioramento che coglie come “occasione” la massiccia ondata migratoria dal nord Africa verso l’Europa e l’Italia.