Il film Piccole donne è un adattamento cinematografico del classico di Louise May Alcott, diretto dalla regista Greta Gerwig, uscito nelle sale a gennaio 2019 e candidato con varie nomination all’edizione degli Oscar di quest’anno.
TRAMA- La storia narra le vicende di quattro sorelle Meg, Jo, Amy e Beth al tempo della guerra di secessione in America, con vari salti temporali tra il presente e tra ciò che è accaduto sette anni prima. Il film, quindi, non racconta la vita delle protagoniste in maniera lineare e i due piani temporali sono gestiti egregiamente dalla regista.
Il mondo delle piccole donne è descritto con leggerezza e con grande delicatezza, soffermandosi sugli amori e le delusioni propri del periodo dell’adolescenza. Le sorelle sono tutte molto diverse fra loro, ma in ogni attimo della pellicola è messo in risalto il grande affetto che le unisce. Si assiste alla crescita delle ragazze, alla presa di consapevolezza di essere diventate oramai adulte e alla volontà di trovare un proprio posto nel mondo.
TEMATICHE- Al centro della narrazione è posta la tematica dell’emancipazione femminile. Protagonista indiscussa del film è Jo March, la quale rivendica, con tutte le forze, la sua indipendenza sia come donna che come scrittrice, tanto da preferire rimanere da sola piuttosto che dipendere dal proprio marito. L’amore arriverà anche per lei e, nonostante ciò, Jo dimostra a tutti la sua caparbietà fondando una scuola aperta a tutti i bambini, sia maschi che femmine. È quindi possibile ricoprire contemporaneamente il ruolo di moglie e di lavoratrice, una grande rivoluzione per la mentalità di quel tempo.
L’amore è, dunque, il filo conduttore della storia: l’amore per la famiglia, per il proprio lavoro, per il prossimo. La regista ci propone alcune scene che raccontano veri e proprio atti di carità cristiana e la figura di primo punto è la madre delle sorelle March, donna generosa e di grande cuore. La loro non è una famiglia ricca ma ugualmente Margaret dona tutto quello che può a coloro che non posseggono nulla, come il Pranzo di Natale che viene regalato ad alcuni loro vicini di casa. A sua volta James Laurence, altro vicino della famiglia March, si prodiga ad accudire le ragazze come se fosse un nonno e dona a Beth il pianoforte della sua figlia defunta.
Altra tematica che emerge dalla pellicola è quella dell’attesa: le piccole donne attendono il ritorno del loro caro padre dalla guerra e tutte aspettano con ansia l’arrivo del proprio futuro con grandi speranze.
Trapela l’amore per l’arte e per tutte le discipline creative: Meg è un’attrice, Jo una promettente scrittrice, Amy una pittrice e Beth una musicista.
La pellicola, dunque, per i motivi trattati, risulta essere molto attuale e mette in primo piano la sensibilità dei personaggi, tutti sono studiati approfonditamente e con facilità è possibile capire la loro psicologia.
DONNE IN PRIMO PIANO- Il mondo femminile è trattato in tutte le sue sfaccettature tramite la differenza dei caratteri delle sorelle: il desiderio di Meg di sposarsi e di avere una famiglia, le continue sfide che affronta Jo con gli editori, i quali le impongono le loro scelte per i suoi racconti; l’aspirazione di Amy a sposare un uomo ricco e la voglia di rimanere dentro le mura di casa della piccola Beth, la quale per paura e timidezza non si vuole aprire al mondo.
Riproporre Piccole donne è stata una scelta felice, soprattutto al giorno d’oggi in cui è importante guardare film che raccontano la vita familiare con grande tenerezza, dal momento che in molte case la discordia ha preso il posto dell’affetto reciproco.