Con 465 navi italiane ispezionate e quasi 2000 straniere, fra cui ben 224 fermate e ripartite solo dopo avere eliminato le gravi deficienze riscontrate, l’attività ispettiva dei militari della Guardia Costiera Italiana si conferma prima in Europa. Tale attività, diretta principalmente a scongiurare tragici danni alle persone e all’ambiente del “Mare Nostrum”, è stata, al tempo stesso, fondamentale per supportare la necessaria opera di ammodernamento e adeguamento delle navi ai massimi standard di sicurezza a livello mondiale. Non indifferente, a tal fine, il contributo dato all’operazione dalla Capitaneria di Porto di Torre del Greco, che, con 11 missioni all’estero in un solo anno, ed oltre 100.000 chilometri percorsi (pari a quasi tre volte la circonferenza del globo), ha “seguito” e “protetto” le navi degli armatori corallini fin nei luoghi più remoti della terra, al fine di garantire loro perfetta efficienza e sicurezza nella navigazione. Particolare attenzione è stata posta , a tal proposito, alla protezione antiterrorismo e pirateria, grazie alla quale, unitamente alla pianificazione delle misure di contrasto alle azioni di illecito abbordaggio condotte da Capitaneria e armatori torresi, la motonave “Orsolina Bottiglieri” della RBD di Torre del Greco è riuscita a rispondere attivamente al piratesco attacco subito lo scorso settembre, in acque Somale, evitando, così, gravi danni a persone e cose.