Diciamoci la verità, non eravamo più abituati. Ci sentivamo tutti un po’ orfani da quando il Thaddeus, storico pub porticese, ci aveva (finalmente, perché le ultime edizioni erano tristissime..) abbandonati. Non che fosse un gran locale, per carità. Serate abbastanza normali, neanche tanto movimentate, pareti un pò smorte e musica non proprio da sballo, ma aveva il suo fascino. Sarà perché era l’unico, non difficilmente raggiungibile per chi non aveva ancora la patente, sarà perché dieci anni fa erano pur sempre dieci anni fa. Insomma, faceva tendenza e attirava anche qualcuno da fuori. Dopo di lui il vuoto, non c’era più un locale tale da ricordarti che non è necessario andare a Napoli per fare qualcosa. Ma da un annetto a questa parte la situazione è cambiata, ribaltata oseremmo dire. Tante le persone che da Napoli vengono di proposito a Portici. Hai visto mai che ti perdi una serata al Lido Arturo? E’ il posto più trandy che ci sia, dove ti senti inadeguato perfino con la camicia. C’è una tale folla alle serate che non ci crederesti, è impossibile arrivarci con la macchina. E poi c’è il Fabric, l’ostello che ospita praticamente tutti i giovani stranieri in Erasmus, tanto che arrivi a piazza San Ciro e ti rendi conto che c’è pure qualcuno che non accenta in maniera ossessiva l’ultima sillaba. Ora se ne è aperto un altro di locale, stile Fabric, con serate musica dal vivo ma più elegante, il Gravina 13, nei pressi del Landriani, e anche lì c’è n’è di gente. Tanta. Tornando al lido e dintorni, una citazione la meritano pure il Bayard e il Granattahn, i due bar del Granatello che sono tornati all’antico splendore e qualcosa del loro successo la devono forse anche al vicino Lido Arturo. Anche loro sono sempre pieni, e questo soprattutto nei giorni d’estate, quando all’aria aperta si sta che è una bellezza. Insomma non ci possiamo proprio lamentare, non dobbiamo necessariamente spostarci per passare una serata, e se ci guardiamo indietro..beh, è davvero una gran cosa.