C’era il pubblico delle grandi occasioni, lo scorso 01 febbraio, all’Istituto Comprensivo Madre Claudia Russo – Solimena di Napoli, nel quartiere di Barra. Una folla festante di studenti, genitori e familiari gremiva il piazzale dinanzi all’ingresso della scuola primaria. Sul lato sinistro dell’ampio sottoportico era schierato il Coro al gran completo, mentre su quello di destra era disposta l’Orchestra della scuola secondaria, a testimonianza della profonda vocazione artistica e musicale che da sempre connota l’Istituto.
Non era il solito “open day”, ma qualcosa di più e di diverso. Un’apertura al territorio, un’occasione per rendere visibile e tangibile quella relazione simbiotica tra l’Istituto e la realtà circostante, la cui eco è risuonata nelle parole della Dirigente Scolastica, Maria Cristina Scala, la quale, ricordando il positivo riscontro ottenuto sempre dagli Enti locali e ringraziando tutti gli intervenuti, dai più piccoli studenti dell’infanzia fino agli ex alunni oramai giunti alle scuole superiori o all’università, ma che ancora fanno parte del Coro, ha puntualizzato come «siamo un’unica scuola, dall’infanzia alla secondaria, che si prende cura dei suoi studenti e ne valorizza talenti ed eccellenze».
Parole che hanno messo in evidenza lo spirito dell’iniziativa, risaltante anche nel titolo scelto per l’evento: “Insieme a scuola per un futuro migliore”. Non un accadimento episodico, ma la celebrazione di un legame, quello tra scuola e territorio, voluto e vissuto nella prospettiva di accrescere il senso di appartenenza all’istituzione scolastica e di rendere più chiaramente riconoscibili i valori che la caratterizzano. Valori emersi chiaramente durante il Grande evento finale, quando il Coro ha intonato il canto del «Baba Yetu» (celebre sigla musicale del videogioco Civilization IV molto amata dai giovani, il cui testo è una traduzione in lingua Swahili della preghiera del Padre Nostro), mentre tutti gli alunni presenti, di ogni ordine e grado di scuola, dall’infanzia alla secondaria, eseguivano gli stessi movimenti, dando vita ad una suggestiva coreografia, appositamente studiata per l’occasione. Immagini che hanno coinvolto e commosso, raccogliendo il plauso di tutti i presenti, tra i quali anche l’assessore all’istruzione del Comune di Napoli, professoressa Maura Striano, e il presidente della sesta municipalità, Alessandro Fucito.
Ma l’evento finale è stato solo il punto di approdo di un’intera giornata, nel corso della quale familiari ed amici hanno avuto modo di apprezzare le grandi risorse umane ed intellettuali che l’Istituto riesce a mettere quotidianamente a servizio della comunità. Un impegno visibile nei molti laboratori di Scienza, Robotica, Arte, Musica, Sport, Creatività, Cucina e tanto altro, dove tra esperimenti chimici, automi in movimento, match di rugby, pennelli, ricette, suoni e colori, gli ospiti hanno potuto toccare con mano quante inaspettate meraviglie riescano a realizzare ogni giorno gli studenti guidati dai loro insegnanti. Un modo per consentire a tutti di comprendere che la scuola non è un edificio o un luogo, ma una comunità. E una comunità ha un rapporto vitale con il proprio territorio. La scuola è “sul” territorio e “per” il territorio presidio di cultura e legalità, è articolazione dello Stato che si fa presente, si rende prossimo, per offrire qui ed ora, a tutta la comunità locale, l’opportunità di costruire un futuro migliore.