Ragazzi di vita
di Pier Paolo Pasolini, Garzanti, 10 euro.
Questo romanzo di Pasolini, sin dalla sua pubblicazione, ha creato e avuto molti problemi. Accusato di oscenità, l’autore dovette subire anche un processo, uno dei tanti della sua scandalosa vita. L’Italia benpensante dell’epoca non sopportava e non poteva sopportare un racconto così crudo della sofferenza dei ragazzi delle borgate romane, le loro notti brave, la loro violenza, la miseria e la sporcizia nelle quali erano costretti a vivere. Pasolini, del resto, riesce a rendere in maniera mirabile tutti questi aspetti della realtà sottoproletaria romana con un dialetto acre, forte: usando espressioni che oggi possono suonare sconosciute ad un lettore abituato ad un italiano “medio”, infarcito di termini proveniente da altre lingue, l’inglese in primis, ad un lettore che si è ormai disabituato a pensare alle realtà difficili, sempore più perso e vittima di un potere, che tende solo ad occultare, ad omologare.