A Cardito, una reliquia che profuma di carità: la Reliquia di San Vincenzo De Paoli, il santo della carità, il 20 aprile, nella parrocchia di San Biagio a Cardito, a celebrazione dei 400 anni del carisma vincenziano, attraverso anche il racconto dell’esperienza di alcuni testimoni di carità appartenenti ai vari rami della famiglia vincenziana. È, infatti, il santo a cui è stato dato il merito di aver capovolto l’atteggiamento nei confronti dei poveri, di allontanamento ed emarginazione, per andarne in cerca di loro e soccorrerli, attraverso l’aiuto e la collaborazione di quanti più fosse possibile, ispirandosi alla carità evangelica.
Il Santo – Nacque in Francia, a Pouy, il 24 aprile 1581 da famiglia contadina. Divenuto sacerdote nel 1600, fu prima a Tolosa e poi a Parigi. Qui conobbe il famoso teologo Pierre Bérulle e san Francesco di Sales e divenne nel 1610 cappellano elemosiniere della Regina Margherita di Valois. Nel 1617 fu nominato parroco a Chatillon-les-Dombes, vicino a Lione, dove fondò la prima Compagnia della Carità, un gruppo di signore che si misero insieme per organizzare l’assistenza delle famiglie povere attraverso la visita personale a domicilio, divenuti oggi, i Gruppi di Volontariato Vincenziano. Vincenzo De Paoli fu nominato in seguito Cappellano generale delle galere di Francia e in tale veste svolse un’opera continua e preziosa di assistenza per i condannati. Più tardi, nel 1643, entrò a far parte del Consiglio di Coscienza della Regina Anna d’Austria, vedova di Luigi XIII e si impegnò a fondo nella lotta contro gli Ugonotti. È del 1625 la fondazione della Congregazione della Missione, l’opera che riuniva un gruppo di sacerdoti e che si proponeva la predicazione della fede tra i poveri e nelle campagne. Del 1633 fu ancora la creazione delle Figlie della Carità con la collaborazione di santa Luisa de Marillac, con il compito di sostenere l’attività delle Compagnie della Carità, suore non più chiuse nei conventi, ma sparse nel mondo a servizio dei poveri ovunque si trovassero. Morì a Parigi il 27 settembre 1660, dopo aver continuato a seguire personalmente tutte le opere da lui iniziate. Venne canonizzato nel 1737.
La Reliquia – Una teca contenente una parte di una costola di san Vincenzo, un pezzo della sua talare e l’originale di una lettera che il santo ha inviato a santa Luisa de Marillac, cofondatrice delle Figlie della Carità. Ad accoglierle, insieme al parroco don Nicola Mazzella, per la Società di San Vincenzo De Paoli, il presidente nazionale Antonio Gianfico, e Monica Galdo, membro del Consiglio Centrale di Napoli e della Giunta Esecutiva delle Conferenze di San Vincenzo. Intervenuti padre Luigi Napoleone CM, per i Missionari Vincenziani; Annamaria di Giovanni, per i Gruppi di Volontariato Vincenziano; suor Giovanna Pantaleo per le Figlie della Carità e Padre Luigi Carbone per la Gioventù Mariana Vincenziana.
La chiesa di San Biagio – E’ un vero e proprio concentrato di arte, di devozione e di storia. Non si conosce l’anno di fondazione di questa Parrocchia e nemmeno esistono notizie sulla scelta di san Biagio quale protettore di questa comunità. È certo, però, che essa sia molto antica. Le prime notizie sulla parrocchia di Sancte Blasii in un “collettario” risalgono al 1308. In tale documento, attualmente conservato presso gli Archivi Vaticani, veniva registrato il pagamento che il Curato “Presbiter Iohannes Frandine capellanus S. Blasii, tar III”. La parrocchia è stata eretta a Santuario il 03 febbraio 2006, in occasione della festività di San Biagio, con la proclamazione dell’arcivescovo della diocesi di Aversa, Mario Milano.
La Fondazione San Vincenzo de Paoli – Presidente il napoletano Antonio Gianfico, è fatta di movimenti, associazioni, gruppi, religiosi e laici. Un insieme di realtà diverse con un’identità comune: quella di appartenere ad un’unica famiglia spirituale, con una sola fonte di ispirazione e consacrazione al servizio dei poveri. All’interno di essa un rapporto di amicizia, tra il vincenziano ed il povero, in una relazione di aiuto, non soltanto limitata all’intervento di soccorso nel bisogno materiale, ma anche al saper ascoltare, condividere il dolore di chi è accanto, fornire buoni consigli, con l’obiettivo di accompagnare il bisognoso in un percorso di crescita personale che lo affranchi dalla sua attuale condizione. In programma, per questo 2017, per la fondazione, un simposio internazionale che si terrà a Roma dal 13 al 15 ottobre, culminante con l’udienza di Papa Francesco, e la ricorrenza ventennale della beatificazione del proprio fondatore, Federico Ozanam.
Antonio Gianfico e la Reliquia – <<La Reliquia che è giunta a Cardito è il simbolo di un carisma che dopo 400 anni cresce ancora, se consideriamo quanto e quanto in fretta i vincenziani si sono espansi in tutto il mondo. Un carisma che trasmette la gioia di San Vincenzo nel mettersi al servizio dei poveri. Un carisma che ti travolge e ti cambia la vita>>.