La regia è firmata da Ugo Fabrizio Giordani e il cast scelto per interpretare questo film è decisamente eterogeneo in fatto di comicità: dalla Toscana a Napoli, passando per Roma, si ride, o meglio, si sorride senza aspettative. Nonostante il caldo delle ambientazioni, decisamente tiepido come film. I temi trattati sono leggeri, ma certamente attuali e lo stile richiama palesemente il cinepanettone: vacanze, avventure grottesche, donne bellissime e storie che si intrecciano su di uno sfondo esotico, come in questo caso la nota località Sharm el Sheikh.
I due colleghi di lavoro Romano (Enrico Brignano) e De Pascalis (Maurizio Casagrande) sono in lotta tra di loro per mantenere il posto di lavoro: Saraceni (Giorgio Panariello), nuovo presidente dell’azienda, sta effettuando licenziamenti per esubero e uno dei due sarà il prossimo a perdere il posto. Venuti a conoscenza del luogo scelto da Saraceni per le sue vacanze, Romano e De Pascalis lo raggiungeranno e lo tormenteranno combinandone di tutti i colori pur di avvicinarlo. Il loro obiettivo è quello di convincerlo a non mandarli via e saranno pronti davvero a tutto pur di avere un incontro con lui. Mentre i due giocano questa avvincente partita, le loro famiglie vivranno altrettante peripezie corredate da note di sentimentalismi in salsa adolescenziale.
Sicuramente qualcosa di già visto nei cinepanettoni e nei cinecocomeri degli anni passati. La solita esaltazione delle cattive abitudini che talvolta gli italiani portano all’estero, almeno sul grande schermo. Si ride, come si è sempre riso con questi film che basano le loro storie su personaggi e storie non molto credibili. Una nota a favore di questa pellicola è senza dubbio lo sfondo che questa località regala: inquadrature che esaltano i colori, sfondi di una bellezza surreale come si vede durante la fuga d’amore dei due adolesceni figli di Romano e di Saraceni, che insieme si ritroveranno in un piccolo angolo di paradiso tra le coste del mar rosso.
Tra la sabbia rossa del deserto e l’azzurro di un mare cristallino, il film non esalta, ma regala quei 100 minuti di spensieratezza che non guastano mai.