La prova del nove è una metodologia utilizzata in matematica per verificare il risultato di un’operazione. Nel nostro caso, il risultato da verificare è lo spumeggiante avvio di stagione del Napoli. Le prove vanno effettuate ogni domenica. Dovunque, ad inizio campionato, si sentiva: “chist’ ann è Champions”. Ma per stare lassù sono ammessi pochi, davvero pochi passi falsi. Non si possono raccogliere 0 punti nelle trasferte di Torino e Chievo, che lottano per la retrocessione. Non si deve perdere sia con la Roma che con la Fiorentina, avversarie dirette per l’alta classifica. Eppure lo si è fatto. La compagine azzurra ne esce ridimensionata. Il calo lo aspettavamo tutti: quel grande inizio di campionato è stato figlio della preparazione anticipata, i ragazzi erano messi meglio fisicamente ed erano legati da un gioco ben rodato quando gli avversari non lo erano. Il conto con la fortuna è sostanzialmente in pari, qualche episodio c’è girato a favore (vedi lo 0-1 con la Lazio), altri a sfavore (autogoal di Denis col Milan). Il conto con gli uomini di Collina va decisamente peggio. Finché non si farà la voce grossa faremo parte dei penalizzati. Vedi il caso Firenze: nessun fischio scandaloso, ma un costante atteggiamento volto ad evitare anche il minimo dissenso degli ampiamente dissenzienti viola. Il calcio è un gioco in cui almeno la metà delle partite sono risolte da episodi di cui ci si dimentica in fretta perchè alla fine contano solo i numeri. Il Milan è 8 punti più su, ma chi si ricorda, oramai, che ha avuto regalate una serie di partite sul finale grazie a generosissimi rigori. Senza quegli episodi staremmo probabilmente a pari punti. L’altra metà delle partite, però, bisogna vincerla sudando, o perlomeno giocarla con convizione. Ecco, è questo che manca al Napoli adesso, la convinzione. Troppi elementi giocano senza grinta. Bisogna rialzare la testa subito. Il campionato è ancora lungo. I periodi di stop li hanno tutti. Il Cagliari, dopo 5 partite con 0 punti e un solo goal segnato ora è a due punti da noi. E la Roma che sembrava lontanissima ha già una vittoria di vantaggio su di noi. Le prove del nove per la Champions sono praticamente finite, difficile che Milan o Roma cedano il passo, ma ora cominciano quelle per la Uefa. Durissima la prossima, in casa con l’Udinese. Al di la di tutto ci va di fare un grandissimo in bocca al lupo al numero 44, il giovanissimo Luigi Sepe che molto probabilmente sabato sarà titolare tra i pali. Una talentuosa parata e un errore di inesperienza con la Fiorentina. Certo, con una difesa meno sonnolenta non ci sarebbe dovuto arrivare a quell’esame con la maturità. Speriamo lo aiutino di più nella prova di domani. Ad ogni modo…vai Topolone!!!