Sono le news, bellezza! Vincitori e vinti nella guerra della velocità digitale
di Michele Mezza, Donzelli Roma, 18 euro.
L’ultima pubblicazione di Michele Mezza offre un interessante quanto ricco ritratto del modo di scrivere che si va affermando negli ultimi anni. Il giornalismo attuale che sta a mano a mano soppiantando quello classico – su carta stampata – non è da considerare necessariamente un fenomeno negativo.
Interrogandosi sul perché oggi i media digitali stiano snaturando il vero significato del giornalismo l’autore offre numerosi spunti di riflessione intorno all’informazione che abbiamo oggi sotto gli occhi. Mezza lo definisce chiacchiericcio che impazza su internet.
Michele Mezza, giornalista affermato nelle agenzie di stampa e ideatore di RaiNews 24, approfondisce i motivi della perdita graduale delle inchieste del vero giornalista. Non c’è più il cronista che gira per strada tra la gente
L’enorme flusso di informazioni che circolano in rete è il problema di fondo dell’opera. Da ciò la necessità di trovare il giusto equilibrio tra questa massa di news che appaiono sul web alla velocità della luce e la vera informazione.
Oggi si è schiavi degli algoritmi, di quanto proviene dai motori di ricerca. L’affidabilità di una notizia non equivale alla sua rapidità di diffusione, non è cioè sinonimo di serietà dell’articolo.
Farsi mediatore tra le nuove tecnologie digitali ma rimanendo nei limiti di un corretto umanesimo digitale, così come definito da Derrick De Kerckhove (direttore del McLuhan Center di Toronto e curatore della prefazione – ndr), è dunque il vero risultato da raggiungere secondo Michele Mezza.