E’ estate e la meta preferita per trascorrere le proprie vacanze è il mare, ma c’ è qualcuno che rimane in città o sceglie di visitare capitali europee avendo ugualmente la possibilità di non rinunciare alla tintarella e al sole a pochi passi dalle opere d’arte più importanti. Città sia italiane che straniere allestiscono infatti ogni anno spiagge artificiali a ridosso di fiumi o laghi in cui è diventato molto facile porre rimedio al forte caldo che impazza in centro. Sia per coloro che rimangono in città sia per i turisti sarà facile rilassarsi tra una visita ad museo e una passeggiata, senza rinunciare ad un tuffo alquanto insolito. Questo tipo di vacanza da qualche anno è diventata una vera moda grazie anche ai numerosi bistrot e lounge bar situati nei pressi delle spiagge artificiali, che si trasformano a partire dal tramonto in un piacevole punto di ritrovo per aperitivi e serate che si protraggono fino a notte fonda. Le finte spiagge sono dotate di tutti i comfort e non manca nulla (a parte il mare….quello vero): lettini, palme che fanno ombra, nebulizzatori per rinfrescarsi e tanta buona musica che contribuiscono al relax degli avventori. Se andate in Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera, Belgio, Austria e Olanda non dimenticate dunque di mettere in valigia almeno un costume da bagno. A Parigi ci sono le spiagge cittadine di Paris Plages nate nel 2002 sulle sponde della Senna. Londra è ormai famosa anche per le Beach London sulle rive del fiume Tamigi. A Berlino si prende il solo accanto ai resti del muro sulle rive dello Sprea con atmosfere caraibiche e tanta buona birra. A Bruxelles si può fare un tuffo a Les Bains, come in Austria alla Graz City Beach, dove si pratica surf. Infine ammirare Amsterdam direttamente dalla spiaggia Nemo, che offre un’incantevole vista sulla città, può mandare davvero in estasi…soprattutto se prima si fa tappa in un coffe shop. Per chi resta in Italia, Firenze prepara la sua estate sull’Arno in pieno centro storico, ma non mancano spiagge cittadine anche nella capitale, lungo le sponde del biondo Tevere.