Rivoluzione digitale per uno dei monumenti simbolo della storia dell’uomo: parliamo delle Piramidi di Giza, ovvero l’unica tra le leggendarie sette meraviglie del mondo antico sopravvissuta sino a noi.
Ebbene, il mastodontico monumento funebre datato (presumibilmente) 2570 anni avanti Cristo, oggi potrà godere dei benefici di un’altra meraviglia: la tecnologia. Da questo mese infatti l’accesso a tutta l’area della necropoli sarà rigorosamente controllato da un sistema meccanizzato, basato sull’emissione di biglietti elettronici.
La novità è stata annunciata dal Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Mohamed Abdel Fattah. Tale innovazione rientra in un ampio progetto di sperimentazioni decise in collaborazione con il Ministero della Difesa, finalizzate a migliorare la ricettività e la qualità del turismo egiziano, ancora in lenta ripresa. L’offerta turistica egiziana risente infatti ancora duramente del calo vertiginoso delle presenze internazionali, dovuto agli effetti della rivoluzione di Gennaio: nei soli primi sei mesi del 2011, il fatturato del turismo è sceso del 28%, con drammatiche conseguenze per quella che era una delle voci principali del PIL.
Oggi il nuovo sistema dovrebbe facilitare l’ingresso dei visitatori, smaltire tempestivamente le code, e ottimizzare il processo di emissione dei biglietti.
Questi ultimi, dotati di appositi microchip, subiranno anche un interessante restyling grafico contenente le immagini stilizzate delle Piramidi: ciò li renderà adatti anche come souvenir.
Secondo alcuni la parola piramide deriverebbe dal greco pyramis, il nome di una particolare torta a forma di sarcofago e a base di pyros (=frumento) consumata due millenni e mezzo fa, ovvero quando si iniziarono le immense costruzioni funebri in onore del dio-faraone.