Ha preso il via oggi, presso la sezione San Tommaso d’Aquino, a Capodimonte, il tradizionale convegno annuale dei docenti della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Teologia in ascolto dell’umano è il tema al centro dei lavori, introdotti stamane dal saluto del Decano, don Gaetano Di Palma, e coordinati dal professor Antonio Terracciano, al quale è spettato il compito di fare, in prima battuta, il punto della situazione sulle finalità del convegno:
Non ci proponiamo di elaborare una teologia dell’umano, cioè di pensare all’umano a partire da Dio, ma, al contrario, di individuare una prospettiva teologica per pensare Dio a partire dall’umano.
Maria, una teologia al femminile è stato il titolo dell’intervento del professor Alfonso Langella, docente di mariologia, mentre monsignor Luigi Longobardo, docente di patristica, ha parlato del volto dell’uomo nei Padri della Chiesa.
Giampiero Tavolaro ha proposto una riflessione su Rivelazione di Dio e umanizzazione, seguita dagli interventi di padre Pierluigi Cacciapuoti (La Grazia come pienezza dell’umano), don Francesco Asti (In ascolto del cuore dell’uomo) e Paolo Greco (La Chiesa luogo dell’umano).
La mattinata di lavoro si è conclusa con un dibattito, seguito all’intervento del professor Giuseppe Falanga, liturgista e direttore dell’ufficio pubblicazioni della Facoltà Teologica, intitolato Per una liturgia dell’esistenza.
Se la liturgia ci appare oggi astratta – ha affermato Falanga – è perché noi la teniamo fuori dal cuore e dalla vita, mentre la liturgia chiede di entrarvi
Il convegno si concluderà domani, con una seconda sessione di lavori, coordinata dal professor don Antonio Ascione, segretario generale della sezione San Tommaso, che avrà inizio alle ore 9.00 e vedrà avvicendarsi al tavolo dei relatori il teologo Padre Edoardo Scognamiglio, monsignor Gennaro Matino, Ignazio Schinella, Giuseppe Balido, Mario Iadanza e Roberto Gallinaro. Chiuderanno i lavori le riflessioni di don Adolfo Russo, già preside della Facoltà.