Giuseppe Moscati, Testimone di misericordia, convegno in programma a Napoli, sabato 1 ottobre 2016, con inizio alle ore 9.00, nella Chiesa del Gesù Vecchio, nella Sala Valeriano, organizzato dal Forum Sociosanitario Cristiano e dall’Associazione Medici Cattolici Italiani.
Presiedono il cardinal Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona, e don Carmine Arice, direttore nazionale Ufficio della Pastorale della Salute della CEI. Coordinano Filippo Boscia, presidente nazionale medici cattolici, e Aldo Bova, presidente nazionale Forum Sociosanitario Cristiano. Previsti gli interventi, tra gli altri, di don Carmine Arice del SSC di Roma, padre Domenico Marafioti, gesuita e preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, lo psichiatra Cantelmi Tonino di Roma, Giovanni Cervellera della diocesi di Milano.
Il convegno si svilupperà nelle prime due sessioni mattutine, Giuseppe Moscati: Vita, impegni e spiritualità e Ad imitazione di Giuseppe Moscati nel mondo contemporaneo, e in quella pomeridiana la Santa Messa, nella Chiesa del Gesù Nuovo, presieduta dal cardinale Edoardo Menichelli.
Il mondo della cura della salute ha avuto, negli ultimi tempi, una grande evoluzione. La ricerca scientifica continua a fare passi da gigante e mette a disposizione nuove conoscenze per studiare e curare al meglio ogni tipo di patologia. Grandi evoluzioni tecnologiche nelle strumentazioni da adoperare, che rendono le procedure per studiare e per curare le patologie più semplici e più efficaci. Ma bisogna tener presente che, al centro dell’attenzione del mondo della cura della salute, vi è l’essere umano, ammalato, con la sua individualità, storia, psiche, cultura, condizione socioeconomica e familiare. Tutti elementi non secondari per lo studio e la cura della malattia, anzi essenziali e prioritari. è la cosiddetta cultura della umanizzazione della medicina, che nell’epoca attuale è purtroppo sempre più carente. Giuseppe Moscati è appunto un esempio di grande medico, che ha posto alla base dell’esercizio della professione medica non solo la preparazione e la conoscenza tecnica, ma anche la consapevolezza che, per curare le patologie, bisogna studiare, conoscere e valutare la persona sofferente. Ecco perché la sua splendida figura ha ispirato un convegno finalizzato a porre l’accento sull’esigenza di promuovere una cultura dell’umanizzazione della medicina e approfondire e diffondere la conoscenza del santo medico napoletano.
«Per approcciare bene lo studio della sofferenza del paziente e definire la cura più idonea, il medico, oltre a una adeguata preparazione professionale, non deve mai dimenticare di aver di fronte una persona, con una sua struttura fisica, psichica, intellettuale, una sua cultura, un suo carattere e una sua storia – ha affermato il professor Bova - In tema di umanizzazione delle cure, noi medici e tutti gli operatori del mondo della salute e della sanità dobbiamo molto agli insegnamenti di Giuseppe Moscati, che sotto questo punto di vista fu un autentico precursore, curando i propri pazienti con grande preparazione, amore, grande attenzione e grande dedizione. Durante i lavori sarà approfondita la conoscenza della figura di Moscati e si parlerà della necessità dell’umanizzazione della medicina. Ricordiamo tutti, tanti anni fa, all’esterno del palazzo dove aveva vissuto Moscati, in via Cisterna dell’Olio a Napoli, in segno di forte devozione, noi medici cattolici napoletani facemmo installare una lapide in sua memoria».