The addiction di Abel Ferrara, Usa, 1994.
Una studentessa di filosofia viene contagiata da una vampira di nome Casanova e da quel momento in poi, assetata di sangue, va in giro contagiando uomini e donne con cui entra in contatto. Una New York in uno splendido bianco e nero fa da sfondo a questo film di Abel Ferrara, che ci offre una riflessione filosofica sulla questione del male e della sua presenza nel mondo. Un pulp fiction a metà tra l’horror e i b-movies, per costruire il quale Ferrara si affida alla sapienza e originalità di Nicholas St.John, che infarcisce la sceneggiatura di citazioni tratte da testi di grandi filosofi dell’Ottocento e del Novecento, in particolar modo, di quegli autori che maggiormente hanno discusso delle forze oscure, degli elementi “negativi” dell’esistenza dell’uomo. In questo modo, questo eclettico regista ci consegna un piccolo gioiello, certamente ben gradito a cinefili appassionati di lugubre atmosfere metropolitane.