Il 21 giugno, solstizio d’estate, è sempre stato il giorno dei mutamenti. Il sole sembra cambiare posizione sull’asse e, fin dall’antichità, i popoli sono rimasti incantati a osservarlo elaborando rituali. Napoli, sede di un arcaico culto mitraico (Cripta Neapolitana, Mergellina) fu tra le città più attive in tal senso e sarebbe tempo che, teatro devastato con scenografia esorbitante e da attori schizofrenici, si riappropriasse della propria identità. Solo con l’identità e con il senso di appartenenza Napoli può ritrovare la capacità di indignarsi. In fondo, è pur sempre, dopo quelle greche, una delle più antiche civitates dell’occidente. Con questi auspici, l’àugure Paola Acampa, nell’ambito dei periodici Incontri Vesuviani, che quest’anno sono ricchi di azioni culturali dal maggio a ottobre, organizza il 21 giugno due eventi dedicati al cambiamento. Il primo, in collaborazione con l’A.D.A (Associazione Donne Architetto), riguarda la città al femminile. Un percorso storico-antropologico guidato da Emma Buondonno sulla percezione dello spazio secondo le sensibilità del femminile. La differenza, in tal senso, rispetto al percepire maschile è documentata anche per le forme urbanistiche ed architettoniche. Come sarebbe, ad esempio, Napoli costruita o rielaborata da donne-architetto? Quale gestione degli spazi e funzionalità avrebbe? Le proposte sono interessantissime e, dato non di poco conto, molto funzionali e con ottimi rapporti tra costi e benefici. Del resto, la distribuzione dei ruoli, atavica, assegnò alla donna quello di raccoglitrice (rispetto al maschio cacciatore) e non è improbabile che la stessa agricoltura abbia avuto origine dallo spirito di osservazione femminile. Un incontro, dunque, intenso, scientifico e “rivoluzionario” come il mutamento di posizione del sole. Il secondo evento riguarda la poesia. Avrà infatti luogo la quinta edizione de “Le isole si accendono”, manifestazione nata da un’idea di Mimmo Grasso e che ogni anno coinvolge, con atteggiamento di umiltà, molte città del pianeta e migliaia di giovani. Particolarmente ricco il programma di Genova, Selinunte, Sabaudia, Procida. Il team vesuviano dei Grandi Viaggiatori sarà presente anche al Festival della poesia di Parma con I’ so’ l’oralitura di Mimmo Grasso che leggerà passi dal libro “Sebeto” (ed. Il Laboratorio di Nola) accompagnandosi, come gli antichi rapsodi, con la tammorra. La partecipazione è aperta a tutti, basta che alle ore 21 precise del 21 giugno, dopo aver acceso un fuoco rituale (basta anche un cerino) si legga il testo collettivo contenuto nel blog “Le isole si accendono”. Sarà così in comunione ideale con migliaia di persone (le isole) che faranno la stessa cosa e alla stessa ora. Quest’anno sul Vesuvio sarà ospite il “Laboratorio di poesia” della Società Dante Alighieri, organizzato da Enrico Fagnano. A seguire, dall’alba del 22 accoglienza del gruppo dell’Antoniano, portatori di handicaps, isole sconosciute verso le quali Acampa dirige la prua.
Le manifestazioni si svolgono presso la dimora “Il fiume di Pietra”, via Osservatorio, 22 .
L’ingresso è libero.