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Un testo per riscoprire l’amore verso il prossimo

copertina_ascione_bene-comuneCosa c’è tra noi? Il bene che ci unisce

di Antonio Ascione e Francesco Del Pizzo

Editrice Ave

Novembre 2019

pp.124

euro 14.

Una delle questioni più importanti affrontate dalla Chiesa in epoca moderna, alla luce del mutamento e dello sviluppo della società, è quella del bene comune. È difficile darne una vera e propria definizione ed è proprio quello che si propongono gli autori di questo interessante volume, analizzando le problematiche fondamentali che impediscono alla società di trovare un proprio equilibrio e una propria serenità.

SULLE ORME DI FRANCESCO - L’opera richiama molte volte l’enciclica Laudato si di Papa Francesco, che auspica una nuova stagione di impegno sociale e politico dei cattolici con l’obiettivo che l’uomo possa risiedere in una «felice casa comune» che comprende non solo la comunità, ma anche il territorio in cui risiedono gli abitanti, considerato eco-habitat. Si proclama l’ecologia integrale come modello di nuovo sviluppo.

Il testo si sofferma sul ruolo dello Stato che rappresenta la forma di organizzazione che meglio potrebbe promuovere l’unità, la cooperazione e l’ordine tra gli uomini. Purtroppo nella società di oggi non si combatte per la proclamazione della pubblica serenità, ma per soddisfare gli appetiti individuali, così anche la classe politica viola i principi fondamentali del bene comune.

Al contrario, Papa Francesco, nel suo disegno di una nuova società, ci invita ad avere particolare attenzione nei confronti dei poveri, degli emarginati, dei più vulnerabili e ad essere attenti alla fragilità del prossimo. Inoltre ampio spazio è dedicato al fenomeno migratorio con la speranza di promulgare messaggi di condivisione e soprattutto di integrazione.

AL TEMPO DEI SOCIAL - Il volume, all’interno di un intero capitolo, analizza le nuove forme di comunicazione, come i social media, che se fossero utilizzate alla giusta maniera, potrebbero risultare particolarmente utili per coinvolgere la comunità, insegnarle nuovi principi e rendere l’uomo più attivo nei confronti della collettività.

Vivere felici insieme è il motto che accomuna tutta l’umanità ed è l’unica strada percorribile per garantire la possibilità del futuro alla terra e alle nuove generazioni; imparare ad abitare in una comunità, in cui l’individualità si converte in molteplicità, è il messaggio più importante che Ascione e Del Pizzo vogliono trasmetterci. Tutto ciò non deve essere prerogativa esclusivamente della Chiesa, ma l’impegno richiesto è universale. Bisogna preservare il bene comune senza il quale la società si sgretolerebbe e l’uomo sarebbe costretto a vacillare nel caos.

NO ALL’EGOISMO - L’obiettivo è, dunque, sensibilizzare la popolazione, la quale ha acquisito uno stile di vita di stampo egoistico e non attento alle questioni e alle problematiche globali a causa dei nuovi ritmi della società contemporanea.

Testi come Cosa c’è tra noi sono fondamentali poiché stimolano pensieri e riflessioni e ci portano alla messa in pratica degli insegnamenti promulgati con lo scopo di rompere tutte le barriere create dall’uomo per poter finalmente vivere nel segno dell’amore vero.