Print This Post

Un tuffo nel blu per la caretta caretta

Liberazione tartarughe

Un Tuffo nel Blu,  il 21 ottobre a Lacco Ameno di Ischia. Una giornata dedicata alla diffusione scientifica sulla tutela delle tartarughe e degli ecosistemi marini organizzata dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, che ha avuto il momento culminante nella liberazione di dieci esemplari di  caretta caretta. Una giornata che ha visto in campo le risorse positive del territorio campano, dimostrando come la ricerca e la natura possano camminare di pari passo, con lo scopo di sostenere e proteggere la vita e l’ambiente marino.

 SZN - Liberazione tartarughe 04

L’evento naturalistico ischitano  - Interessante opportunità per  sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto degli ambienti marini, in modo particolare per gli studenti dell’Istituto Comprensivo Lacco Ameno Vincenzo Mennella,  che hanno assistito con partecipazione alla liberazione in mare di dieci  tartarughe marine. Nel corso della giornata, i partecipanti hanno potuto apprendere, anche tramite la proiezione di appassionanti filmati, una parte della importante attività che si svolge all’interno della struttura di ricerca SZN. Una proficua e stimolante lezione aperta,  con la partecipazione di Sandra Hochscheid, responsabile del centro di Recupero Tartarughe Marine, coordinatore Unità Acquario, SZN; Maria Cristina Gambi, coordinatore Laboratorio Ecologia del Bentos, Sede di Ischia, SZN; Domenico Sgambati, Punta Campanella e Regno di Nettuno; il maggiore Pier Paolo Atzori della Guardia di Finanza, comandante TV (CP) Alessio D’Angelis per la capitaneria di Porto di Ischia e Fabio Nocera dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici.

Caretta caretta – E’ la tartaruga marina più comune del mare Mediterraneo. Una specie fortemente minacciata in tutto il bacino e ormai al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane. Di Caretta caretta, come della maggior parte di tartarughe marine, si conosce ancora molto poco. Sono animali perfettamente adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da un robusto guscio ed alla presenza di zampe trasformate in pinne. Una specie marina seriamente minacciata dall’uomo, poichè sensibile a molte delle attività umane, tra cui il turismo e la pesca eccessiva. Si stima che ogni anno circa 150mila tartarughe marine finiscano catturate negli attrezzi da pesca nel Mediterraneo e che di queste oltre 40.000 muoiano.

Le Caretta caretta salvate ad Ischia – Caprella, Agatha Christy,  Annunziata Stone, Gran Finale, Paolo, Pietro, Eliseo,  Arianna, Carla e ADM, sono le dieci tartarughe liberate. In particolare, Annunziata Stone, Arianna, ADM,  sono state recuperate anche grazie al personale dell’AMP Punta Campanella. Carla è stata invece messa in salvo grazie all’aiuto dell’ENPA. Da segnalare che due esemplari di tartaruga marina sono stati equipaggiati di trasmittente GPS/GSM, strumento capace di registrare dati rilevanti circa le immersioni e la posizione degli animali e di inviarli in formato SMS ai ricercatori. Inoltre, grazie a questo innovativo sistema, ogni spostamento sarà pubblicato, con aggiornamento settimanale, sul sito della Stazione Zoologica Anton Dohrn al link http://www.szn.it/index.php/it/news/hot-topics/990-le-tartarughe-marine-comunicano-con-un-sms-la-loro-posizione.

La Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli  - Istituzione scientifica ed ente di ricerca situata a Napoli all’interno della Villa Comunale, comprendente anche un acquario, il più antico d’Italia. Fondata nel 1872 dal naturalista e zoologo tedesco Anton Dohrn, la sua missione primaria è la ricerca sui processi fondamentali della biologia, con specifico riferimento agli organismi marini e alla loro biodiversità, in stretto legame con lo studio della loro evoluzione e della dinamica degli ecosistemi marini. Svolge, inoltre, ricerche innovative nell’ambito delle biotecnologiche marine, volte all’utilizzo di molecole o organismi marini per scopi applicativi, come quello industriale e farmaceutico.