Una giornata di Ivan Denisovic
di Aleksandr Solzenicyn, Newton e Compton, Roma, 6 euro.
Questo romanzo fu uno dei primi, se non il primo in assoluto, a denunciare in maniera precisa la realtà orribile dei campi di concentramento stalinisti. Con una narrazione puntigliosa e piana, l’autore, difatti, descrive un’ordinaria giornata di un prigioniero, raccontandone le sofferenze,tutte le privazioni, i lavori massacranti. In questomodo viene messa a nudo quella orribile ideologia del terrore, che, in nome della libertà, della liberazione degli oppressi, mieiteva vittime, sfruttava in modo capillare e pianificato disumanizzava gli individui, riducendoli ad una condizione di perenne cattività, costringendoli ad uccidere per un po’ di pane, ad utilizzare l’altro sempre come mezzo e mai come fine.
Dopo anni di prigionia, Solzenicyn conosceva fin troppo bene quella dura realtà, che, con i suoi romanzi, i suoi racconti crudi, ha fatto poi conoscere al mondo intero, per troppo tempo non informato di queste incredibili brutture.