Coronavirus. Realtà e speranza. Un’invocazione al Padre.
di Edoardo Cibelli
Effata’ editrice
La condizione di disagio, di confusione, di sofferenza che stiamo vivendo in questo tempo a causa della diffusione del coronavirus sta cambiando il nostro modo di vivere la quotidianità. In molti paesi del mondo sono infatti scattati meccanismi precauzionali di isolamento e quarantena allo scopo di proteggere la collettività dal pericolo persistente del contagio.
Questo racconto, appena pubblicato, tratta proprio della nuova condizione di vita che accomuna tutti gli esseri umani, al di là di ogni distinzione razziale, etnica, politica e religiosa. Si tratta di una storia intrisa di umanità che rappresenta una forma di accompagnamento spirituale per tutti, non solo cristiani, invitati a rileggere l’attuale situazione di privazione come possibilità di riscoperta della propria interiorità, delle proprie relazioni, della propria dimensione spirituale.
La lettura dell’opera spinge a vivere momenti intensi di profonda spiritualità e a riflettere sul significato dell’isolamento. A questo proposito, non è difficile cogliere interessanti analogie tra la reclusione che noi tutti stiamo vivendo e quella che visse don Dolindo Ruotolo, escluso, per varie vicissitudini, dalle relazioni del suo mondo ecclesiale. Tuttavia, fu proprio questo periodo molto particolare della sua vita a consentirgli di dedicarsi anima e corpo alla stesura di numerose opere, come quelle di commento alla Sacra Scrittura, in particolare la sua auto-biografia, dalla quale emerge un’acuta riflessione sulla vita interiore, simile, per certi versi, a quella proposta dall’autore.
Capita a tutti nella vita di trovarsi in condizioni difficili di smarrimento, preoccupazione o di isolamento dalle proprie relazioni interpersonali e ciò accade non solo nel tempo attuale di pandemia da coronavirus. Proprio per questo motivo, tutti dovrebbero leggere questo racconto per poter assumere lo stesso atteggiamento del protagonista, il quale non si scoraggia né si lamenta a causa delle limitazioni a cui è sottoposto, ma riesce a tramutare queste stesse limitazioni in una occasione di grazia per conoscere meglio se stesso e maturare nel senso di responsabilità, di condivisione e di amore verso Dio e verso il prossimo.