Sabato 17 Gennaio al Magic World di Giugliano (NA), la fiera nuziale “èSposa” si è rivolta anche alle coppie omosessuali.
Ospite d’onore e testimonial Vladimir Luxuria, che ha sfilato in abito da sposa, sotto gli occhi critici della Destra locale: «Bisogna rendersi conto che i veri anticonformisti sono coloro che credono alla famiglia tradizionale, mentre il resto a partire dall’omosessualità è moda che indebolisce sempre più la società europea», ha commentato Antonio Arzillo. Oltre al canale ufficiale della politica locale, attacchi omofobi sono arrivati anche attraverso altre vie, vandaliche e aggressive: durante la serata finale di domenica sono apparse scritte contro i gay ed alcuni cartelli ritraenti svastiche, le stesse che hanno imbrattato già i cartelloni pubblicitari della kermesse, preannunciando l’uragano di polemiche omofobe.
Di tutta risposta, Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli, afferma: “Ai codardi che hanno coperto le insegne della kermesse èSposa rispondiamo con le parole utilizzate dal sindaco Luigi de Magistris: l’amore seppellirà l’omofobia”. Lo stesso Sannino ha definito l’evento lungimirante dal punto di vista imprenditoriale: “Mentre a Milano e dall’Expo, l’Italia mostra al mondo la sua faccia più reazionaria ed arretrata, da Napoli gli organizzatori di èSposa mostrano la parte migliore del Paese, facendo capire, invece, quanto conviene investire sui diritti e sulla felicità delle persone”.
Fra le varie voci, anche quella del direttore artistico dell’evento, Diego di Flora, il quale ha definito l’attacco nei confronti della manifestazione un’offesa ai diritti umani e civili, ribadendo la volontà di “comunicare l’amore di coppia, anche quello omosessuale perché riteniamo che amare sia un diritto di tutti”. Anche Vladimir Luxuria risponde a tono agli attacchi, tweettando: “Unico requisito per potersi sposare è trovare la persona giusta: ingiusto ed egoista è consentirlo solo agli etero”, ironizzando anche su bizzarre accuse: “Per colpa mia i giovani si convertono all’Islam? Questa accusa mi mancava…”.